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Test-drive

Nuova BMW X1 18d: migliora tutta, anche nella guida

di Redazione
06-Ott-2022

La piccola SUV diventa grande: la terza generazione di BMW X1 potenzia ulteriormente quelli che erano già i suoi punti forti, con qualche plus. Il successo di questo modello viene raccontato dai numeri: 2,7 milioni di unità vendute dal 2009, un numero eccezionale che conferma quanto questa “X” entry level sia poliedrica e azzeccata. BMW dunque eleva la X1 offrendo un pacchetto ancora più ricco: più spazio, interni (quasi) rivoluzionati, una gamma motorizzazioni più ricca ed efficiente - con tanto di versione elettrica - e, ultimo ma non ultimo, un look più accattivante.

Il nuovo abito

Partiamo proprio dal design: più spigoli, più muscoli, più giochi di spazi; la X1 appare più aggressiva e robusta, con una calandra a doppio rene che cresce ancora (ci siamo abituati) e gruppi ottici dallo sguardo più minaccioso e deciso; soprattutto al posteriore, dove la “firma ad L” esce letteralmente dalla carrozzeria. Ci sono anche più centimetri in lunghezza e in altezza (+5 e +4 per l’esattezza), per un totale di 4,5 e 1,64 metri. Più massiccia, dunque, all’occhio e di fatto. Questo spazio extra si traduce anche in un baule più capiente che trae vantaggio anche dal divanetto posteriore scorrevole: la capienza sale a 540 litri (+50 rispetto a prima), 1600 abbattendo i sedili.

Plancia BMW, con qualcosa in più

Dove la X1 colpisce di più è al suo interno. A parer mio, quelli della nuova X1 sono tra i migliori interni BMW degli ultimi anni, il perfetto connubio tre classico e moderno. La plancia gode di una pulizia esemplare senza risultare però fredda e minimalista. Il volante ha un design sportivo e curato, con razze forate e scolpite (sì, scolpite) e pulsanti progettati da un maniaco della simmetria. E sono - quasi - gli unici pulsanti che vedrete sulla plancia.

Informazioni e comandi sono praticamente tutti racchiusi in un elegante pannello nero curvo che ingloba strumentazione digitale e sistema multimediale, due schermi rispettivamente da 10,25” e 10,7”. Il sistema operativo è nuovo, più intuitivo e reattivo; naturalmente è compatibile AppleCarplay e Adroid Auto e risponde ai vostri comandi vocali in modo intelligente, proprio come Alexa o Google, per intenderci.

Un altro elemento salta subito all’occhio è il bracciolo centrale: sulla X1 è stato promosso a “isola” sospesa e include il selettore del cambio, il tasto d’accensione e il volume del sistema. Un pezzo di design davvero riuscito, oltre che funzionale, e che permette di ricavare un vano gigantesco sotto di lui dove poter riporre gli oggetti.

Ho apprezzato anche il modulo di ricarica wireless per il telefono disposto inclinato in verticale (con tanto di blocca telefono che preme tramite un fermo a molla), una soluzione che permette di vedere le notifiche senza dover per forza mettere mano al dispositivo.

Motorizzazioni, il ventaglio è ampio

La gamma motorizzazioni della BMW X1 include diesel e benzina (tutti ibridi a 48 Volt), ibridi plug-in e, adesso, anche elettrici. Il diesel sono tutti 4 cilindri 2,0 litri: la 18d da 150 Cv, la 20d da 163 Cv e la 23d da 211 Cv, le ultime due con motorino elettrico da 48 Volt. Le versioni a benzina invece sono la 18i (tre cilindri 1,5 litri), la 20i e la 23i (2,0 litri), rispettivamente da 136, 156 e 204 Cv, anche in questo caso le utile due sono mild hybrid con motorino da 48 Volt. L’unita ibrida leggera è completamente nuova e fornisce ben 19 Cv, sfruttabile in accelerazione per ridurre i consumi o come motorino d’accensione.

Arriviamo ai modelli che si ricaricano alla spina. La nuova versione PHEV (plug-in) è disponibile in due potenze: la 25e da 245 Cv e la 30e da 326 Cv. Il motore ibrido ha fatto un salto davvero enorme in questa nuova X1: ora grazie alla maggiore efficienza l’autonomia in elettrico è passata dai 52 km ai 90 km, quasi il doppio. Anche la potenza del motore elettrico cresce da 70 a 130 Cv.
La iX1 invece è una novità assoluta che arriverà nei primi mesi del 2023: la full electric ha ben 326 Cv e due motori, uno per asse. Scatta da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi e ha un’autonomia di 450 km.

Alla guida della 118 d

Bello scoprire che BMW mette ancora il piacere di guida tra le priorità, anche con la X1 a trazione anteriore spinta dal quattro cilindri diesel da 150 Cv. Lo sterzo preciso e diretto collabora con un assetto che si rivela perfetto tra le curve, e che consente tanta precisione e poco rollio senza sacrifici grossi sul comfort in città.

È divertente e si guida quasi come una compatta, con un anteriore rapido e un comportamento neutro e bilanciato.

Il motore eroga 150 Cv e 360 Nm di coppia ed è tondo e regolare, ma sopratutto ha un ritardo nella risposta quasi inesistente. La spinta è più che soddisfacente e la velocità è buona (fa da 0 a 100 in 8,9), ma il rumore del diesel si fa sentire quando si sale di giri. Ottimo il lavoro del cambio a 7 rapporti, di serie su tutte le versioni, che si adatta benissimo a seconda delle modalità selezionate. Da questo punto di vista, la personalizzazione della nuova X1 è ancora maggiore: troviamo profili aggiuntivi rispetto alla vecchia generazione, che non solo modificano taratura di cambio, motore e sterzo, ma anche impostazioni di clima, ambient light, volume e tutto quello che riguarda il “mood”, come so suol dire. Non male anche i consumi: con 1.600 kg da portare appresso (neanche tanti, vista la stazza), la X1 ha segnato una media di circa 5 litri/100 km.

Prezzi e allestimenti

Il listino prezzi della nuova  BMW X1 parte da 39.700 euro per la versione 18i benzina da 136 Cv e trazione anteriore. La diesel parte da 41.700 euro, la ibrida da 49.900 euro e l’elettrica iX1 da 57.200 euro.