La Ford Mustang è un’icona mondiale tra le americanissime muscle cars, come lo sono la Moka Bialetti tra le caffettiere e la Nutella tra le creme spalmabili alla nocciola. Ha un fascino grezzo tipico delle auto americane, offre un ottimo livello di comfort, e ha un rapporto tra pezzo e prestazioni invidiabile.
La Mustang California Special GT riprende la denominazione di una versione speciale del ’68. È solo cabriolet e rigorosamente V8, dunque ha tutto quello che serve per affrontare viaggi coast to coast da sogno. Il 5,0 litri aspirato, sul nostro esemplare con cambio automatico a 10 marce, esprime 450 Cv e 529 Nm.
INDICE |
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Fascino grezzo |
Best buy: la Mustang Cabrio è un’auto economica? |
Un V8 vecchia scuola che spinge forte |
Verdetto |
I prezzi di listino della Ford Mustang |
Per quanto il paragone possa essere alquanto bizzarro, considero la Ford Mustang l’equivalente a quattro ruote di una Harley Davidson.
Entrambe hanno uno stile piuttosto grezzo e 100% USA, fanno un sacco di rumore, e ti fanno sentire un maschio alfa.
A differenza delle Harley Davidson - prendete il modello che volete, nessuna può essere considerata nemmeno lontanamente veloce - la Ford Mustang va davvero forte: 4,5 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, con le ruote posteriori che fanno di tutto per mandare in fumo le povere gomme, non sono affatto un brutto valore. E neppure i 250 km/h di velocità massima.
L’esemplare in tinta San Francisco Red ornato di adesivi laterali e badge anteriore CS/GT, per me è la versione definitiva: dopo la strepitosa Bullitt, ecco finalmente un’edizione speciale scoperta, perfetta per passeggiare sulle strade della California quanto sul lungomare nostrano. Dove, peraltro, si mangia meglio spendendo un terzo, ma la benzina costa quasi il triplo.
Non da mantenere, specie con il prezzo attuale della benzina di quasi 2 euro al litro. Ma sì, lo può essere, se pensiamo a che cosa ci potremmo mettere in garage con lo stesso prezzo di una Mustang cabrio.
Con circa 60 mila euro, oggi, non ci sono sportive disponibili di pari potenza, men che meno cabriolet.
Per intenderci, dopo la Mustang i modelli con il miglior rapporto prezzo/prestazioni sono l’Audi RS 3 Sportback da 400 Cv e la Mercedes-AMG Classe A 45s da 421 Cv, in listino con prezzi a partire da rispettivamente 64 e 68 mila euro. Tutte le altre sono auto elettriche, ma non ci può essere nulla di più antitetico a un’auto con motore 5.0 V8 a benzina.
Il fascino grezzo della Ford Mustang può non piacere a tutti; un po’ come una Harley (rieccoci) che rischia di essere un po’ tamarra, ma tutto dipende da chi è seduto al posto di guida. La sua presenza scenica, d’altro canto, è indubbia, e non c’è altro mezzo a quattro ruote nella stessa fascia di prezzo in grado di rubarle la scena.
Dopo avere guidato per due ore, prima nel traffico e poi in autostrada, sono uscito dalla Ford Mustang fresco come se avessi viaggiato su una berlina media tedesca. La grande poltrona e la posizione di guida piuttosto alta ne fanno una sportiva comoda, anche sulle lunghe distanze. E questa è un’ottima notizia: se non si sente l’esigenza di spostarsi in più di due passeggeri, la Mustang può essere un’ottima auto a 360 gradi. Consumi permettendo.
Come sportiva le manca la tecnologia delle europee e si sente la mancanza di rigidità torsionale rispetto alla versione chiusa.
I due assi, quello anteriore e quello posteriore, sembrano due entità separate, e quando la si porta al limite trema e traballa. Insomma, sembra di essere al trotto di un cavallo imbizzarrito.
D’altro canto la Mustang è una muscle car, o meglio una pony car date le dimensioni ridotte per gli standard USA (per le nostre è enorme, sia chiaro), dunque per definizione una sportiva sui generis, e chi ama la guida precisa dovrebbe puntare all’affilatissima e ineccepibile sorella tedesca, la Focus ST.
Più la guido e più mi piace, nonostante le sue mancanze.
Il V8 è fenomenale: emette una grande varietà di suoni che vanno dalle fusa al ringhio di un felino di dimensioni enormi, e poi ha un range di utilizzo fenomenale, da 1.000 a oltre 7.000 giri in un crescendo di velocità che non ti aspetti. Per ottenere il meglio va tenuto sulla parte alta del contagiri.
Il cambio è fin troppo brusco nelle varie modalità di guida sportive (Sport, Sport+, Race), e lo sterzo è sempre un po’ pesante. Ma affrontare ogni curva con il posteriore che scivola, con il vento tra i capelli e il grosso V8 che romba è un’esperienza che va provata e che, una volta scesi dalla vettura, vi mancherà.
C’è una bella differenza tra la Mustang coupé e la Mustang cabrio nel modo in cui si guidano, e il motore 2.3 Ecoboost è più leggero di circa un quintale rispetto al V8, dunque la combo tetto chiuso e 4 cilindri turbo risulta più maneggevole su strade tortuose.
Ma davvero rinuncereste al grosso, potente e rumoroso V8 e alla capote in tela? Su una Ford Mustang è proprio quello che vorrei.
Non è sofisticata e sembra enorme per le nostre strade, ma è divertente, veloce, e anche comoda. Con la capote aperta e i controlli elettronici spenti è in grado di infondere gioia, ma bisogna stare all’erta: a volte s’imbizzarrisce.
Configurare una Ford Mustang è piacevole, perché si scopre che di serie ha molto e gli optional sono pochi. La vernice rosso pastello San Francisco Red costa 600 euro, il bianco è di serie e le altre metallizzate costano 900 euro, dunque quanto quelle di una berlina compatta. Gli interni in pelle sono di serie e si possono scegliere 3 colori senza sovrapprezzo tra nero, nero con impunture blu, e bianco panna.
Tra gli optional ci sono le strisce adesive che percorrono l’auto dal cofano al portellone (500 euro), le sospensioni MagneRide (2.000 euro), i sedili anteriori ventilati e riscaldati (750 euro), l’impianto audio B&O con navigatore (1.500 euro), e poco altro.