L'Honda NSX (New Supercar Experiment) è una supercar quasi mitologica: la prima, quella degli anni '90, fu sviluppata con l'aiuto del pilota di F1 Ayrton Senna - che allora correva con la McLaren Honda. Fu costruita per impensierire Ferrari e Porsche, e il risultato fu così impressionante che per certi versi era una generazione avanti alle rivali europee.
La seconda generazione, in commercio dal 2016, si chiama sempre NSX ma l'acronimo è cambiato in "New Supercar Experience". Di fatto la NSX offre davvero una nuova esperienza di guida, grazie ad un sofisticatissimo sistema di propulsione e trazione ibrido che sa di fantascienza.
Più simile ad un computer che ad un'auto da corsa, la NSX monta un motore V6 biturbo posizionato centralmente aiutato da a tre motori elettrici: due sull'asse anteriore (uno per ogni ruota) e uno vicino al motore termico per "coprire" i buchi d'erogazione e fornire maggiore potenza.
Il risultato di tutto l'insieme produce 581 CV, 635 Nm di coppia e un sistema di trazione integrale mai visto prima. Non sono tanto lo 0-100 km/h in 3,6 secondi e i 308 km/h di velocità massima a impressionare infatti, quanto la precisione dell'anteriore e la velocità in curva resi possibile dal sistema di torque vectoring dei due motori elettrici anteriori.
Il cambio è un doppia frizione a 9 rapporti, mentre l'aerodinamica sfrutta i flussi d'aria per raffreddare motori e batterie e generare deportanza senza ricorrere ad alettoni e spoiler pronunciati.