Il team Human Machine Interface (HMI), guidato da Graeme Smith, si è occupato di rendere il cruscotto digitale della Bentley Flying Spur un pezzo di design, in perfetta sintonia con il design dei quadranti Bentley del passato.
Bentley ha sempre rappresentato l’eccellenza per quanto riguarda il design dei quadranti e dei cruscotti, vantando collaborazioni importanti come quella con Breitling, maestra dell’orologeria.
Basta pensare ai classici contagiri in ottone sul cruscotto della Bentley 'Blower' del 1929 da 4½ litri di Tim Birkin, oppure alla semplicità degli strumenti analogici della Continental R-Type del R-Type incastonati in un semplice pannello di noce.
Risulta dunque delicato e al contempo fondamentale, per un brand come Bentley, offrire un’interfaccia digitale dal design speciale, che rispetti la storia stilistica del marchio e che invecchi bene con lei.
Smith spiega l'approccio di Bentley: "Una Bentley non è uno smartphone, sarà usata e amata per generazioni. Quindi abbiamo scelto un approccio skeuomorphic che invecchierà con la macchina. Se guardiamo la strumentazione di dieci anni fa, ci rendiamo conto che questa è invecchiata molto più velocemente che non la linea della vettura stessa.
Il punto è ripreso dal direttore del design, Stefan Sielaff: “In generale, lo skeuomorphism viene gradualmente eliminato a favore di una comunicazione grafica chiara e piatta delle informazioni. Ma eravamo abbastanza certi sul non arrivare fino ad un tipo di grafica digitale ultra moderna. Sarebbe stato un errore per il marchio e per l'auto. Usiamo ancora lo skeuomorfismo, i quadranti e gli aghi (indicatori a lancette), per trasmettere in maniera tradizionalmente moderna per ottenere questo tipo di informazioni. “
Per il display centrale della Flying Spur sono state progettate ben 600 icone diverse e oltre 1.500 schermate di menu. Sono stati sviluppati anche gli alfabeti di pagina in Inglese, Russo, Arabo e Cinese, oltre a 27 lingue diverse da inserire nei layout dello schermo. Esistono poi tre diversi sistemi audio - Bentley, Bang & Olufsen e Naim - tutti con una propria interfaccia grafica.
