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Test-drive

Fiat Tipo Cross: la crossover made in Italy

20-Dic-2021

Ricordo i tempi in cui la Fiat Tipo era una compatta squadrata, dura. Un’auto pratica e spaziosa ma che sapeva emozionare con le sue versioni i.e. 16 Valvole (la duemila soprattutto) e riempiva le strade italiane. La Tipo oggi è ancora un’auto pratica e versatile, con uno spazio generoso per la sua categoria e una dotazione completa. Ma ha ancora un’aura cool?

Certo i tempi sono cambiati, e una versione sportiva della compatta Fiat sembrerebbe un po’ anacronistica.

Ma la Tipo Cross, con il suo aspetto da crossover e il suo assetto rialzato, non solo è in linea con i gusti contemporanei, ma è anche cool.

Soprattutto in questa tinta Verde Toscana, che evoca inevitabilmente gite fuori porta, tour di vigneti, strade sterrate di campagna. Per provarla a fondo siamo quindi andati sulle strade collinari del Monferrato, sorseggiando Nebbiolo e gustando ravioli e una finanziera in una trattoria tipica.

Un tipo da Countryside

Lo stile campagnolo chic della Fia Tipo Cross viene esaltato dall’elegante Verde Toscana, a cui contrastano le protezioni in plastica grezza della carrozzeria e quelle in color metallo del sottoscocca. Ci sono anche 4 centimetri in più di altezza che le danno un aspetto più imponente, più suvveggiante. E basta entrare nell’abitacolo per rendersi conto che non si tratta solo di stile: si sta seduti più in alto, in una posizione dominante.

La luce a terra superiore e le protezioni sottoscocca rendono la Tipo Cross più robusta negli sterrati e sulle strade rovinate; è anche più adatta a superare rampe del garage ripide e dossi invadenti. E poi c’è il nuovissimo logo Fiat in stampatello sulla nuova griglia (tono su tono nel caso della “nostra” Cross), e i nuovi fari a LED.

Gli interni sono pratici, confortevoli, e dopo il restyling anche tecnologici.

La strumentazione digitale non stupisce con configurazioni dall’effetto wow ma è pulita, chiara e ben leggibile.Lo schermo del sistema multimediale Uconnect 5 da 10,25 pollici è lo stesso della Maserati MC20. Ha una bella grafica, e permette la connessione Apple CarPlay e l’utilizzo dell’assistente vocale Siri senza dover collegare lo smartphone al cavo.

Sulle strade del Monferrato

La Fiat Tipo Cross è un’auto immediata anche nella guida. Lo sterzo leggero (sopratutto con il magico bottone “City”) e la frizione quasi priva di peso la rendono rilassante anche senza cambio automatico, che non è disponibile nemmeno optional. Il cambio manuale è un onesto 5 rapporti, dalla corsa non particolarmente corta ma comodo da manovrare.

Il tre cilindri, poi, è brioso: i 100 Cv sembrano anche di più e la coppia di ben 190 Nm fa sì che l’auto scorra con un filo di gas anche in quinta a 60 km/h.

C’è qualche vibrazione tipica del tre cilindri, ma solo quando le si tira il collo. Nelle strade tortuose del Monferrato la compatta Fiat si muove senza sforzo, mostrandosi stabile e sincera in curva, senza accusare fatica.

L’assetto, seppure più alto rispetto alle versioni tradizionali della Tipo, si dimostra più fermo (proprio per compensare quei centimetri in più in altezza), così il rollio risulta ridotto, pagando però un po’ di scotto quando si passa sulle buche e sulle asperità più marcate.

Buona la visibilità: la strada si vede un po’ più “dall’alto” rispetto alla Tipo tradizionale, e gli ingombri si percepiscono chiaramente anche in manovra. Insomma, la Tipo Cross è un’ottima compagna di vita quotidiana, sia nel traffico cittadino sia in campagna. In autostrada si viaggia comodi.

Conclusioni

Come potrete vedere dalla nostra guida all’acquisto della Fiat Tipo, la variante Cross non è la più economica del gruppo. In compenso ha un fascino tutto suo e uno stile alla moda; e resta comunque un’auto dall’ottimo rapporto qualità prezzo, con un abitacolo spazioso e un bagagliaio da record nel suo segmento. Il motore a benzina da 1,0 litri offre prestazioni adeguate per un uso a 360 gradi, mentre i due diesel Multijet sono i più indicati per gli alti chilometraggi.
Le tinte da scegliere? Il Verde Toscana è stupendo, ma anche l’Arancio Paprika e il Bronzo Magnetico ne esaltano lo stile: il primo, insieme al Rosso Passione, è il più audace, il secondo più elegante. Non mancano il nero, o, meglio, Nero Cinema, e il Bianco Gelato. Ampia la scelta di grigi: Grigio Garbato (chiaro), Grigio Colosseo (scuro) e Grigio Metropoli (richiama le tinte pastello degli Anni Sessanta). E poi ci sono due blu, Oceano e Mediterraneo.


Francesco Neri
Michele Neri