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Test-drive

Hyundai i20 N Performance: la nuova Regina delle piccole sportive

di Francesco Neri
11-Lug-2022

Auto come la Hyundai i20 N, oggi, sono come una boccata d’aria fresca. Dove tutti producono elettriche ed elettrificate, è bello sapere che qualche costruttore ha ancora a cuore le compatte sportive. Pochi, a dire il vero: Ford, con la Fiesta ST (diretta rivale della Hyundai), e Toyota, con la GR Yaris, che però ha la trazione integrale e costa circa 10.000 euro in più.

sportiva a tutto tondo

La i20 N offre un bel pacchetto. Ha 5 porte, un buon bagagliaio da 352 litri, uno spazio ragionevole per i passeggeri, ed esce di serie con i fari LED e i cerchi da 18”. Si può tranquillamente utilizzare tutti i giorni per il percorso casa ufficio, smorzando i suoi animi sportivi tramite le modalità di guida, che, come vedremo, offrono un livello di personalizzazione senza pari.

Proprio come le rivali che ho citato prima, la Hyundai i20 N fa parte del club delle rallyste e corre nel mondiale WRC:  un’ottima operazione di marketing.


La i20 in effetti qualcosa in comune con la vettura da corsa ce l’ha: entrambe hanno un motore 1,6 litri turbo e lo stesso identico peso di 1190 kg, il che è davvero poco.

La potenza è “giusta”: il motore eroga 204 Cv e 275 Nm di coppia a 1750 giri, conferendo prestazioni di tutto rispetto. La N passa da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi e tocca i 230 km/h, con un consumo medio dichiarato di circa 14 km/l.

L’unica scelta disponibile è un cambio manuale a 6 rapporti, mentre di serie c’è un differenziale autobloccante meccanico che cambia notevolmente l’esperienza di guida.  

L’abitacolo è piuttosto sobrio: i ritocchi riguardano più che altro i sedili (sportivi e ben contenitivi) e il volante dal design e dallo spessore ben calibrati, e che ospita i pulsanti per le modalità di guida oltre a quello “N”, che tende ogni muscolo dell’auto e la prepara a subire maltrattamenti.

Il profilo “individual” permette poi di personalizzare i vari elementi di guida in modo mai visto prima: si può scegliere fra tre diversi pesi dello sterzo, tre step di sound dello scarico, tre di azione del differenziale e di erogazione del motore. Si può anche regolare l’intervento della luce rossa di avviso di cambiata, oppure selezionare il regime del launch control. Davvero notevole.

Non manca nemmeno la schermata delle info sulla guida sportiva: pressioni, temperature varie, G laterali, e tempi sul giro: una vera lettera d’amore agli appassionati della guida.

Su strada con la i20 N

Lo dico subito: la i20 N ha molto talento. Sulla strada giusta la piccola Hyundai brilla di luce propria, dimostrandosi un oggetto professionale, preciso, e molto divertente.

Il suo 1,6 turbo quattro cilindri non è la star della serata ma è un buon motore. Ha una spinta lineare senza particolari picchi e soffre di un minimo di ritardo, ma fa il suo dovere egregiamente. Anche perché il peso da spostare è poco e i rapporti del cambio sono ben ravvicinati per sfruttare al meglio ogni Cv.
 

Lo sterzo in modalità “N” ha un certo peso e offre la giusta quantità di feedback, infondendovi la fiducia necessaria per spingere l’auto al limite.

Il cambio manuale a 6 rapporti risulta un buon alleato: non è all’altezza di quello di Honda Civic e Mazda Mx-5, ma offre comunque innesti secchi, corti e precisi, con qualche - rara - incertezza solo tra la prima e la seconda.

E poi è dotato di Rev Match, che effettua la doppietta automatica in scalata; un aiutino molto comodo per chi è pigro o per chi non se la sente di osare nella manovra del punta-tacco.

Quello che davvero colpisce della N, però, è il suo pacchetto telaio-sospensioni. L’auto è tanto rigida, ma mantiene comunque sempre il contatto con la strada: l’anteriore è un bisturi e il posteriore scivola come quello di una vecchia Peugeot 106 rally, ma è più facile da gestire grazie a uno sterzo diretto e preciso.

Era da tanto che non provavo una trazione anteriore tanto “puntata” davanti e libera dietro, e ne sono entusiasta.

Questo bilanciamento vi permette di percorre serie di curve consecutive con il gas spalancato, sicuri di avere un’anteriore granitico che, grazie anche all’ottimo lavoro del differenziale, non si smuove di un centimetro. La trazione non è mai un problema, anche perché le Pirelli P Zero mordono con efficacia esemplare e la potenza viene erogata in modo lineare e quasi morbido.

Anche la frenata è notevole. Di solito sulle piccole sportive l’impianto frenante risulta modesto, se non sottodimensionato. Sulla i20 N, per niente. I freni sono un fedele alleato nelle vostre staccate, e anche se non eccellono in quanto a modulabilità sono potenti e instancabili.

Last but not least: il sound del motore, cupo e penetrante all’interno dell’abitacolo, pieno di sbuffi e scoppiettii all’esterno.

Ad essere sincero mi stupisco di come la i20 possa essere stata omologata, tanto è rumorosa.

A ogni rilascio del gas partono botti e scoppi regalando una colonna sonora da auto da corsa che è difficile da sentire, visti i tempi che corrono.


VERDETTO

Con un prezzo di listino di 29.200 euro la Hyundai i20 N vince sia il titolo di “migliore sportiva sotto i 30.000”, sia quello di “migliore sportiva del segmento B”. È messa a punto così bene che mi riesce difficile davvero immaginarla migliore di così. Va veloce quanto basta, vi lascia giocare, è precisa ed efficace, e ha una colonna sonora come si conviene. Non c’è un elemento che predomini sugli altri, ma è l’insieme delle sue parti a renderla così valida. Il fatto che sia ottima anche come auto da tutti i giorni è solo grasso che cola.