Alpine è un marchio profondamente inciso nella storia dei rally. L’esistenza del brand si deve a Jean Rédélé, pilota e proprietario di un concessionario di auto e che poi ha fondato la propria azienda automobilistica nel 1955. Il nome “Alpine” è stato scelto come tributo al Critérium des Alpes, un rally che si correva ogni anno sulla catena montuosa delle Alpi nel sud della Francia, dove Jean aveva ottenuto il suo più grande successo agonistico.
Un palmares eccezionale
Alpine fin dal primo anno nelle competizioni da ufficiale (1964) conquistò il campionato francese di Formula 3 con Henri Grandsire. Nel 1971, Patrick Depailler divenne campione di Francia nella famosa Alpine A364 'Dinosaure', mentre nel 1972 fu il turno di Michel Leclère. Lo stesso anno Alpine vinse il titolo di campione costruttore F3 in Europa, davanti agli inglesi.
Le Alpine brillarono anche in altre discipline. Nel rallycross, Jean Ragnotti, Bruno Saby e Jean-Pierre Beltoise conquistarono il titolo francese per tre anni consecutivi (rispettivamente 1977, 1978 e 1979), mentre l'austriaco Herbert Grünsteidl sollevò gli allori europei nel 1977.
Nelle cronoscalate, invece, i successi furono per Jean Ortelli, Marcel Tarres e centinaia di altri piloti.
Dopo una storia di corse, emozioni e successi, la produzione di Alpine è cessata nel 1995. Nel giro di 40 anni sono state prodotte più di 30.000 Alpine per uso stradale, nonché oltre 100 monoposto e prototipi di auto da corsa.
Il presente
Nel 2012 Alpine viene rilanciato, tornando alla ribalta nel motorsport nel 2013. Il ritorno alle gare si è immediatamente rivelato vincente: il prototipo A40 della marca ha vinto il titolo European Le Mans Series già al primo tentativo, bissando anche nel 2014 e verso la fine del 2019, la nuova A110 Rally segna il ritorno di Alpine nelle gare di rally.
Sviluppata in collaborazione con Signatech, partner di Alpine nel motorsport, la A110 Rally si aggiunge ai modelli da competizione A110 Cup e GT4 nel portafoglio motorsport di Alpine.