08-Mar-2021

La storia delle donne pilota di Alfa Romeo

di Redazione
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Alfa Romeo rende omaggio nella Giornata internazionale della donna alle sue “pilotesse”. Nella storia del brand sono diverse le donne che hanno corso in diverse categorie, dal agli inizi del ‘900 fino a giorni nostri.

Tatiana Calderon

La più giovane e recente è Tatiana Calderon (classe 1993) pilota colombiana che nel suo palmares vanta un titolo nazionale nella serie Easy Kart Pre-Junior e il titolo JICA del campionato Stars of Karting Divisione Est negli Stati Uniti. Nel 2017 Tatiana diventa pilota di sviluppo per il team di Formula Uno Sauber e nel 2018 viene promossa collaudatrice di F1 per Alfa Romeo Racing.

Tamara Vidali

Tamara Vidali si aggiudicò il titolo nel gruppo N del Campionato Italiano Turismo nel 1992 a bordo di un’Alfa 33 Stradale Quadrifoglio Verde.
Maria Grazia Lombardi e Anna Cambiaghi
Maria Grazia “Lella” Lombardi fu la seconda donna a scendere in pista a bordo di un’auto da F1 (e l’unica donna italiana ad essere andata “a punti” nella categoria. Corse nel Campionato Europeo Turismo con l'Alfa Romeo GTV6 2.5 insieme ad Anna Cambiaghi, Giancarlo Naddeo, Giorgio Francia e Rinaldo Drovandi, e insieme vinsero svariati titoli.

Christine Beckers e Liane Engeman

La giovane pilota belga Christine Beckers conquistò la vittoria a Houyet nel 1968 con una meravigliosa Alfa Romeo Giulia Sprint GTA, oltre ad ottenere grandi risultati anche a Condroz, ai “Tre Ponti”, a Herbeumont e a Zandvoort. L'Alfa Romeo 1300 Junior del team di Toine Hezemans fu portata agli onori anche dalla pilota olandese Liane Engeman, successivamente scelta dall'Alfa Romeo come modella.

Susanna “Susy” Raganelli

Susanna “Susy” Raganelli, che nel 1966 vinse il Campionato del Mondo di karting classe 100 cm3, battendo sia Leif Engstrom sia il grande Ronnie Peterson. Raganelli corse per quasi tutta la sua carriera sportiva con Alfa Romeo concludendola al volante di una GTA. Fu anche la prima in Italia ad acquistare una leggendaria Alfa Romeo 33 Stradale del 1967, prodotta in appena 12 esemplari.

Ada Pace (“Sayonara”)

Negli Anni Cinquanta la torinese Ada Pace si aggiudicò ben undici gare nazionali di velocità, sei nella categoria Turismo e cinque nella categoria Sport. La Pace correva quasi sempre con lo pseudonimo di “Sayonara”, dovuto alla beffarda scritta che solitamente apponeva al posto della targa posteriore, raccolse i suoi successi più prestigiosi con l'Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce e l'Alfa Romeo Giulietta SZ, con cui nel 1958 riuscì ad aggiudicarsi la Trieste-Opicina. 

Odette Siko

Odette Siko conquistò il quarto posto assoluto alla 24 Ore di le Mans del 1932, a bordo dell’Alfa Romeo 6C 1750 SS. La giovane pilota parigina divenne una vera e propria star, distinguendosi con la sua eleganza sia nel paddock che nelle prestazioni agonistiche, spesso in compagnia di un’altra pilota francese il cui destino attraversò più volte il percorso di Alfa Romeo: Hellè Nice.

Hellè Nice 

Mariette Hèlène Delangle, era una modella, acrobata e ballerina. Grazie (anche) all’amicizia con Rothschild e la famiglia Bugatti, gareggiò in Europa e in America e fu tra i primi piloti al mondo a esporre gli sticker degli sponsor sulla carrozzeria di una monoposto. Nel 1933 partecipò al Gran Premio d'Italia a Monza al volante della 8C 2300 e nel1936 vinse la Ladies Cup a Montecarlo.

Anna Maria Peduzzi

Tra i piloti donna Ferrari, Anna Maria Peduzzi è una delle più famose: debuttò a bordo della sua Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport a Monza e nel 1934 vinse la Classe 1500 alla Mille Miglia.  Nel dopoguerra gareggiò con l'Alfa Romeo 1900 Sprint e l'Alfa Romeo Giulietta.

Maria Antonietta d’Avanzo

La  Baronessa Maria Antonietta d’Avanzo fu la capostipite delle pilota donna Alfa Romeo. Debuttò nelle corse automobilistiche alla fine della Guerra Mondiale, e conquistò un terzo posto con l’Alfa Romeo G1 sul circuito di Brescia nel 1921 confermando il suo valore al volante, gareggiando contro i più forti piloti dell’epoca tra cui un giovane Enzo Ferrari. La Baronessa d’Avanzo gareggiò fino agli anni ‘40 in svariate monoposto e competizioni, in tutti gli angoli del pianeta.