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Test-drive

BMW Serie 4 Coupé, su strada con la 440i xDrive

di Michele Neri
21-Ott-2020

La BMW Serie 4 non è solo la versione meno pratica e più desiderabile della Serie 3: la coupé bavarese di taglia media è un modello che trova, in questa generazione, una sua identità ben precisa. Nelle forme, e nella sostanza.

In attesa dell’M4, la 440i xDrive con il suo 6 cilindri in linea da 374 Cv è la più potente della gamma. Ed è quella su cui abbiamo immediatamente messo gli occhi.

SILHOUETTE FILANTE E NUOVO DOPPIO RENE

Nel mondo dell’auto, il nuovo doppio rene della BMW Serie 4 è uno dei cosiddetti trend topics, ovvero degli argomenti più in voga. Piaccia o meno, mette in grande risalto l’elemento distintivo delle vetture marchiate BMW, che nel caso della “4” si sviluppa in verticale, un po’ come quello della storica 328 del 1936, che però era nettamente più sottile. Tornando indietro di altri 3 anni, la meno celebre BMW 303 del 1933 aveva un enorme doppio rene che occupava tutta la sezione frontale dell’auto.

Viste le dimensioni imponenti della griglia, la targa anteriore non ha altre possibilità se non quella di piazzarsi nel mezzo del doppio rene, e questo toglie un po’ di poesia al frontale, almeno in tutti quei Paesi (la maggior parte nel mondo) in cui è obbligatoria.

Il profilo della coupé dell’Elica Biancoblu è più filante di prima grazie alla lunghezza aumentata di 12,8 centimetri, per un totale di 4,77 metri. Rispetto alla sorella a 4 porte, la Serie 4 ha carreggiate più larghe di 2 centimetri ed è più bassa di 5,7. La pulizia delle linee fa il paio con spalle muscolose e una discreta quantità di prese d’aria che ne sottolineano l’indole sportiva. I fari sono tutti a LED, e si può optare per i gruppi ottici anteriori optional a Laser, il top in quanto a performance.

Gli interni non stupiscono con effetti speciali, bensì ripropongono in chiave aggiornata e più tecnologica la classica impostazione della plancia rivolta verso il guidatore, materiali di alto livello, assemblaggi impeccabili, e due schermi, quello del sistema multimediale con misure fino a 12,3 pollici e quello dedicato alla strumentazione digitale. Tra le novità, l’arrivo di Android Auto, che si affianca ad Apple CarPlay.

M 440I XDRIVE: 374 CV IN SALSA IBRIDA

Dalla BMW Serie 4 sarebbe lecito aspettarsi un’esperienza di guida analoga a quella della Serie 3. E invece no, la differenziazione tra i due modelli c’è: oltre al baricentro più basso di 2,1 centimetri rispetto alla berlina, la Serie 4 vanta sospensioni più rigide, uno taratura specifica dello sterzo, la carreggiata posteriore più larga di 2,3 centimetri, e una campanatura negativa sull’asse anteriore. 

Questi elementi influiscono sull’esperienza di guida. La BMW Serie 4 resta una confortevole gran turismo adatta anche a fare la passista nelle versioni diesel, ma allo stesso tempo offre un maggior coinvolgimento di guida, specie con il sensazionale 6 cilindri in linea sovralimentato da 374 Cv e 500 Nm, pronto fin dai bassi regimi e capace di allungare fino ai 6.500. Il 6 cilindri turbo gode anche di un piccolo contributo del sistema a 48 Volt, quantificabile in 11 Cv di potenza: quanto basta per ridurre sensibilmente consumi ed emissioni, oltre a renderla ufficialmente una vettura ibrida, con tutti i vantaggi del caso.

Le velocità che la 440i raggiunge sono impressionanti, e lo 0-100 è una formalità da 4,5 secondi; ma per per parlare di sensazioni da supercar bisognerà attendere la prossima M4.

L’agilità tra le curve merita una menzione, specie in rapporto ai 4,77 metri di lunghezza. La Serie 4 regala un’esperienza di guida più spigliata rispetto alla Serie 3, si sente che le sue spalle sono più larghe e il baricentro più basso. A dare il suo contributo c’è anche la trazione integrale xDrive, tarata per spingere soprattutto con le ruote posteriori. Lo sterzo è molto preciso e offre un buon feedback, seppure io non sia un amante del servosterzo ad assistenza variabile.

NON SOLO BENZINA

La gamma BMW Serie 4 prevede la versione diesel 420d da 190 Cv con sistema mild-hybrid da 48 Volt (con un contributo dell’elettrificazione quantificabile in 11 Cv) sia a trazione posteriore sia XDrive: la scelta giusta per coniugare aspetto scenico, piacere di guida e costi di percorrenza. In attesa del diesel a 6 cilindri delle 430d xDrive da 286 Cv e M440d xDrive da 340 Cv, entrambe in arrivo l’anno prossimo.

Anche la gamma a benzina offre due alternative con motore 2.0 4 cilindri, la 420i da 184 Cv e la 430i da 258 Cv. Quest’ultima non avrà le stesse prestazioni della M440i xDrive, ma con le ruote anteriori completamente libere la guida è ancora più genuina.

VERDETTO

La BMW Serie 4 è meno pratica della Serie 3, ma in fondo offre all’incirca lo stesso comfort della sorella a 4 porte per chi si siede davanti, e vince a mani basse in quanto a stile. La sua presenza scenica è notevole, il piacere di guida è elevato: se accade spesso che i sedili posteriori restino vuoti, io non avrei dubbi: sceglierei la coupé. Anche nella versione diesel, perché la 420d promette consumi da utilitaria. 

Potendo, però, il 6 cilindri della 440i xDrive regala grandi emozioni, pur mantenendo quella classe e quel comfort tipici di una media made in Baviera.

Il doppio rene sta facendo discutere, e questo lo trovo magnifico: significa che la passione per le auto è più viva che mai. E scommetto che molti detrattori della calandra in formato XL si ricrederanno, vedendola dal vivo.

I PREZZI DELLA NUOVA BMW SERIE 4 COUPÉ

Si parte da un listino di poco inferiore ai 51 mila euro per le versioni 420i e 420d, per passare ai 56.400 euro per la 430i fino ai 77.000 per la 440i xDrive.

Nel 2021 farà il suo debutto la nuova M4, con potenza di 480 Cv in abbinamento al cambio manuale e 510 Cv con l’automatico.