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Audi e il premium sostenibile: materiali bio e riciclati per gli interni

di Redazione
08-Ago-2022

Audi mira a una radicale decarbonizzazione del ciclo produttivo entro tre anni. Entro il 2025, infatti, la Casa dei quattro anelli completerà la conversione carbon neutral di tutti gli stabilimenti.

Per raggiungere questo obbiettivo, è stata riposta particolare attenzione al riciclo e al riuso dei componenti: in particolare  l'uso di materiali secondari o biologici per la realizzazione degli interni delle vetture, spaziando dalle berline compatte all’ammiraglia Audi A8.


L'Audi A3 Sportback, ad esempio, è la prima Audi con sedili in filato riciclato PET, un polimero plastico che può essere separato dagli altri materiali con cui viene combinato. Una caratteristica che ne favorisce il recupero. Nel caso di #audi A3, sono disponibili due diversi rivestimenti in tessuto dei sedili, con una percentuale di filato riciclato sino all’89%, destinata a crescere al 100% in un prossimo futuro. 

La nuova arrivata Q4 e-tron vanta fino a 27 componenti in materiali secondari e riciclati, tra i quali le cornici e i gusci dei passaruota, i rivestimenti del pianale e gli spoiler aerodinamici in corrispondenza delle ruote. Complessivamente, 27 componenti sono costituiti da una rilevante percentuale di materiali secondari. In futuro si aggiungeranno ulteriori elementi plastici provenienti dal riciclo chimico.

In abitacolo, i riciclati sono destinati principalmente ai rivestimenti insonorizzanti e antivibranti. I Pacchetti Interni permettono di scegliere tra finiture in pelle oppure di optare per la combinazione di similpelle e microfibra Dinamica. Quest’ultima simile visivamente e al tatto alla pelle scamosciata, ma in ampia parte (45%) realizzata mediante poliestere riciclato ricavato dalle bottiglie in PET. Il materiale ottenuto dal riutilizzo può contare sugli stessi standard qualitativi, estetici e tattili del tessuto classico. Per il rivestimento di un sedile di Q4 e-tron vengono riciclate 26 bottiglie di plastica da 1,5 litri; 45 bottiglie per Audi A3.

L'Audi e-tron GT adotta un approccio cruelty free rinunciando ai rivestimenti in pelle animale a favore delle combinazioni di similpelle e tessuto Kaskade oppure di similpelle e microfibra Dinamica. In entrambi i casi vengono utilizzati materiali riciclati, in primis le fibre di poliestere ricavate dalle bottiglie di plastica.

Il tessuto Kaskade, le cui cuciture evocano il look del single frame, ricorda nello specifico le fibre naturali come la lana. La realizzazione della moquette del pianale e dei tappetini poi è in Econyl, una fibra ricavata dal poliammide delle reti da pesca usate.

Infine, le concept Audi Sphere adottano radica biologica, lana e fibre naturali.
Le concept Audi Sphere da un lato rinunciano alla pelle animale, dall’altro proiettano i rivestimenti lignei in una nuova dimensione. Le impiallacciature in faggio della grandsphere concept, nello specifico, provengono da coltivazioni biologiche o sono ricavate dal riciclo, mentre la roadster Audi skysphere concept sfrutta il legno di eucalipto ecologicamente certificato. Ampia parte dei materiali utilizzati per l’abitacolo di Audi urbansphere concept, come i pannelli in legno di carpino, provengono anch’essi da coltivazioni biologiche. La pianta di carpino permette l’utilizzo dell’intero fusto, senza sprechi e additivi chimici. Al contempo, le imbottiture dei sedili sono in Econyl, mentre per i braccioli e la zona posteriore dell’abitacolo viene utilizzato il bambù, dalla crescita più rapida rispetto al legno convenzionale e dalla coltivazione green, senza l’apporto di erbicidi e pesticidi.