Audi negli ultimi anni ha impiegato tantissime risorse ed energie per abbassare le emissioni di CO2, e non solo per quanto riguarda quelle derivate dalla circolazione delle auto, ma anche durante i cicli di produzione.
Già dal 2017 il Gruppo tedesco ha introdotto il ciclo chiuso dell’alluminio nello stabilimento di Neckarsulum, un materiale che solitamente comporta un grande consumo energetico, proprio come l’acciaio e i componenti delle batterie. Solo nel 2019 sono state evitate emissioni di 150.000 tonnellate di CO2, tramite la raffinazione dei materiali in allumini di scarto, lavorati in modo da poter produrre poi pezzi nuovi. La plastica rappresenta un ulteriore sfida alla riduzione delle emissioni: la plastica pura è quella più facilmente riutilizzabile, mentre quella mista è più difficile.
Audi è il Karlsruhe Institute for Technology hanno ideato un sistema innovativo per cui la plastica esausta viene trasformata in olio di pirolisi che può essere utilizzato per realizzare nuovi componenti. Audi ha anche adottato un polimero plastico per gli interni della nuova Audi A 3 che contiene una percentuale di materiali riciclato dell’89% e che è molto più facile da recuperare.
Il lavoro prosegue anche con la sensibilizzazione dei fornitori in modo che utilizzino solo fonti di energia pulita e rinnovabile per la produzione di batterie. Il progetto è quello di arrivare ad una situazione carbon neutrale entro il 2050.
