C’è un velo di tristezza nell’annunciare l’ultima Lamborghini Aventador che verrà prodotta, l’ultima con il dodici cilindri aspirato privo di ogni elettrificazione e sovralimentazione. L’ultimo esemplare a uscire dai cancelli di Sant’Agata però rende giustizia alle Lambo V12: la livrea è un omaggio alla carrozzeria della Miura P400 Roadster, una one off che ha fatto la sua apparizione al Salone di Bruxelles del 1968, caratterizzata da una tinta azzurra Flake con elementi argento. Il tutto è stato realizzato sapientemente dal reparto “Ad personam”.
La Aventador Roadster mostra poi elementi moderni (e racing) come splitter anteriore e diffusore posteriore in fibra di carbonio e un brancardo in Grigio Liqueo con inserti neri. I cerchi in lega sono verniciati con una tinta argentata, mentre le prese d’aria del cofano motore sono nere, come sull’antenata.
L’abitacolo invece è tinto di bianco, che troviamo su plancia e sedili (in pelle) con poggiatesta in Alcantara.
Il motore invece non è stato toccato, non ce n’era proprio bisogno: il V12 aspirato 6,5 litri di Sant’Agata eroga 780 cv e 720 Nm di coppia ed emette un suono apocalittico. Ci mancherà molto.