La MINI John Cooper Works GP, la più estrema delle MINI stradali, è arrivata alla terza generazione, ed è più muscolosa e arrabbiata che mai. Ci fa piacere vedere che non è cambiata molto, almeno nel look, perché la amavamo così: esageratamente racing. Certo, sotto la livrea grigia con l’alettone enorme e i passaruota svasati in carbonio c’è l’ultima generazione di MINI 3 porte, ma il vestito è quello. Sarà commercializzata nel 2020 e venduta i soli 3.000 esemplari ad un prezzo di 45.900 euro.
La GP a quota 300
Veniamo ai numeri: la nuova MINI John Cooper Works GP monta il quattro cilindri 2,0 litri TwinPower Turbo delle sorelline S e JCW, ma la potenza qui è salita a quota 306 Cv, 75 Cv in più rispetto alla versione GP precedente. La coppia, invece, è di 450 Nm costanti tra i 1.750 e i 4.500 giri. Le prestazioni sono esaltanti per una piccoletta del genere: 0-100 km/h in 5,2 secondi e 265 km/h di velocità massima (non limitati).
A mettere a terra la potenza ci pensa un differenziale autobloccante meccanico, anche questa una novità per la GP.
Niente cambio manuale: per la prima volta la GP sarà disponibile con l’automatico, in questo caso lo Steptronic a 8 rapporti con paddle al volante (in metallo).
Strada e pista
Oltre all’aerodinamica curata e al motore più potente mai montato su una MINI 3 porte, la GP vanta una serie di migliorie che la rendono non solo più veloce, ma anche più affilata. I sedili posteriori sono stati rimossi in favore di una barra di torsione che attraversa l’abitacolo, l’assetto è stato ribassato ulteriormente rispetto a quello della JCW (di altri 10 mm) e le geometrie sono state riviste.
Anche l’impianto frenante con dischi anteriori da 360 mm e pinze a quattro pistoncini è stato ridimensionato, mentre le gomme da 225/35 sono calzate su cerchi da 18 pollici.
Non è stato trascurato nemmeno il sound dell’impianto di scarico, che è stato reso ancora più libero di cantare.