La SM è una delle vetture più iconiche del marchio Citroen, un’auto che è stata in grado di spingere il segmento delle GT (gran turismo), vetture sportive ed eleganti, perfette per il lunghi viaggi.
Il progetto "S" nasce negli anni ’60: l’obbiettivo è quello di creare una GT bella, comoda e sportiva. Il disegno dell’auto è ad opera di Robert Opron, erede e allievo di Flaminio Bertoni, l’uomo che ha disegnato le linee di DS, mentre l’ingegnere capo del progetto è Jacques Né.
La SM entrò in produzione a metà del 1970: nel mese di febbraio cominciarono ad uscire dalle catene di montaggio i primi esemplari di pre-serie. Il nome tuttavia rimase un dubbio fino alla fine, e proprio all’ultimo si decise per la sigla SM, dove la S indicava il codice del progetto e la M stava per Maserati (per via della derivazione del motore).
Il propulsore, infatti, era un V6 da 2,7 litri realizzato da Giulio Alfieri. Con un’architettura di 90° tra le bancate, era un V6 piuttosto anomalo (dato che di solito i sei cilindri a V hanno un angolo di 60°). La stampa accolse la SM calorosamente, e ne elogiò il comfort (dovuto anche al basso coefficiente d’attrito) e la tenuta di strada. Con 170 CV di potenza e un peso a vuoto di 1.450 kg, la SM era in grado di raggiungere i 220 km/h di velocità massima.
La SM Espace al Parigi Rétromobile
Allo stand del Parigi Rétromobile è possibile ammirare una SM Espace prodotta nel 1971 da Heuliez, un carrozziere che ha dato vita a soli due esemplari cabriolet. Due auto davvero uniche, caratterizzate da un alto livello di sicurezza per l’epoca: le due SM sono dotate di un pannello centrale che resta sempre fisso, con due pannelli laterali che si muovono fino a far diventare la coupé gran turismo anche una cabriolet sicura.
