Mentre osservo le auto di Formula Uno del primi anni ’60 mi vengono i brividi. Quelle ruote così strette e sottili, con quelle gomme dure, legnose, a malapena adatte per rotolare e totalmente prive di grip laterale. Tanto quanto mi sembra incredibile che gli pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 R siano omologati per l’uso stradale. A pensarci bene, anche la Porsche GT3 RS su cui faremo il nostro test ha ben poco dell’auto road legal.
Le Michelin Pilot Sport Cup 2
I test degli pneumatici ad alte prestazioni sono sempre molto divertenti nella pratica, perché richiedono auto molto veloci, performanti, eccitanti. Le gomme in questione sono le nuove Michelin Pilot Sport Cup 2 Connect e le Cup 2 R: le prime, perfette per uso stradale e pistaiolo; le seconde, praticamente delle gomena qualifica (comunque omologate per la strada). Ma andiamo con ordine.
Il nuovo Michelin Pilot Sport Cup 2 CONNECT è un vero gioiello tecnologico. Sfrutta un sensore integrato che, connesso all’app MICHELIN Track Connect sul vostro smartphone, permette di ottimizzare le performance durante i track days.
Come il “vecchio” Cup 2, rimane uno pneumatico per un utilizzo 80% pista e 20% strada, ma grazie ai rinforzi sulla spalla esterna e al battistrada bi-mescola, la gomma rimane performance più a lungo, anche sotto stress. Michelin afferma che dopo 10 giri, sul Circuito di Valencia, una GT3 RS equipaggiata con le nuove Connect girava 7,9 secondi più veloce rispetto alla gomma precedente.
In tutto ciò, la Cup 2 Connect migliora anche nell’utilizzo quotidiano e su asfalto bagnato, cosa non scontata, grazie a degli elastomeri funzionali che consentono di ottenere un materiale più omogeneo, un miglior grip ed una migliore resistenza al rotolamento.
“R” come “Racing"
Le Michelin Pilot Sport Cup2 R, invece, sono state progettate solo per uno scopo: andare veloce. E non intendo veloce in linea retta, ma nel tempo sul giro.
Sono omologate per auto come la Ferrari SF90 Stradale, la Ford GT, la AMG Project One, la AMG GT e la nuova AMG GT Black Series. Questo dovrebbe darvi un’idea del livello di prestazione che fornisce (e che richiede).
A Nardò una Porsche 911 GT2 RS equipaggiata con pneumatici Michelin Pilot Sport Cup2 R ha girato ben 2,9 secondi più veloce rispetto alla stessa vettura equipaggiata con le Pilot Sport Cup2.
La mescola è “rubata” a quelle del motorsport, gli intagli sulla spalla sono ridotti al minimo mentre i canali centrali sono molto stretti: di fatto, è una semislick. Le sue prestazioni sull’asciutto, su carta, sono fenomenali. Ma è più divertente scendere in pista.
In pista con la Porsche GT3 RS
La Porsche GT3 RS è l’auto che forse più si merita delle calzature racing. È un’auto da corsa omologata, molto vicina alla Porsche GT3 Cup che corre nei monomarca di tutto il mondo. L’alettone esagerato, i cerchi in magnesio con il mono-dado, le cinture a sei punti e un motore 3,8 litri flat six aspirato che arriva fino a 9.000 giri: tutto esprime velocità e cattiveria. Siamo sul Circuito Tazio Nuvolari, a Cervesina, dove tempo fa ho provato anche la GT3 “non RS”, anch’essa equipaggiata con le Michelin Pilot Sport Cup2 (quelle di precedente generazione). Sarà un bel confronto.
Le Connect che calzano la RS misurano 265/35ZR20 all’anteriore e 325/30ZR21 al posteriore, una misura decisamente generosa. La Porsche è davvero brutale: rispetto alla GT3 standard è ancora più piazzata e stabile, generando una quantità di grip laterale e una resistenza al sottosterzo impressionanti, considerando la posizione del motore. In parte il merito va alla carreggiata anteriore più larga, ma la Michelin Pilot Sport Cup2 Connect lavora benissimo nell’appiccicare il muso a terra. Certo, al limite l’auto è viva, si muove, e sia in inserimento che in uscita di curva va corretta, ma rimane comunque comunicativa e sincera.
Mi fermo ai box, montiamo le Cup 2 R e rientro per fare tre giri (in, lanciato e out). Mi basta inserire l’auto nel primo curvone veloce per capire che siamo su altri livelli di grip.
Il feeling è - quasi - quello di una gomma slick, con quella tipica sensazione di “pasta morbida e abrasiva” che appiccica all’asfalto.
Provo a staccare più tardi e mi fermo prima, accelero in anticipo ma non è abbastanza, porto più velocità in curva ma posso osare ancora di più. Occorre riparametrarsi. È incredibile che questa gomma sia omologata per l’uso stradale: la trazione della RS con la Cup2 R è monumentale, e anche quando si raggiunge il limite del grip il posteriore no slitta, ma al massimo saltella e “pompa” come un grosso go-kart.
Il rendimento massimo della “R”, come accade per gli pneumatici delle auto da corsa, avviene dopo tre o quattro giri, e cala drasticamente dopo il decimo. Appare chiaro che la Cup 2 R è pensata per quei clienti che vanno in pista con il gommista e il cronometro a seguito, perché non si tratta di una gomma da trackday, ma di una gomma da qualifica. Ma se il tempo sul giro non è la vostra ossessione, allora le Michel Pilot Sport Cup 2 Connect saranno molto più che adeguate.
A voi la scelta.