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Stories

Renault Sport: i modelli raccontati dal collaudatore Laurent Hurgon

di Francesco Neri
22-Feb-2023

Il pilota collaudatore Laurent Hurgon racconta le migliori auto uscite prodotte da Renault Sport. «Ritengo di essere fortunato a lavorare per Renault Sport da tutti questi anni. È il sogno di molti appassionati di auto essere al mio posto, con il compito di sviluppare veicoli di serie ad alte prestazioni.»

La divisione Renault Sport è nata dopo il successo commerciale della Clio Williams, e la prima auto ad essere lanciata con questo logo è stata il progetto “W94”, meglio conosciuta come Spider Renault, un’auto con il telaio in alluminio e il motore centrale “simil Lotus”, prodotta a Dieppe nelle officine di Alpine tra il 1995 e il 1999.

Le clio sportive

A partire dal 2000 fioccano i modelli di Renault Clio R.S.: a Clio 2, così come la Clio 3 e 4, hanno tutte avuto una versione Renault Sport. La più folle di tutte però rimane la Clio V6, uscita lo stesso anno della Clio 2 R.S., con motore centrale, due posti secchi e trazione posteriore. Il motore 3,0 litri V6 era al posto dei sedili posteriori, le carreggiate erano allargate di 11 cm all'avantreno e di quasi 14 cm al retrotreno, mentre il passo era più lungo per rendere l’auto più stabile.

La “Cliona” erogava 230 Cv e 300 Nm di coppia, sufficienti a lanciarla da 0-100 km/h in 6,4 secondi e di farla allungare fino a 235 km/h. Ma il sound delle motore la dinamica da mini-supercar a motore centrale andavano oltre alla velocità pura, e la rendevano un’auto incredibilmente gratificante e difficile. Nel 2003, dopo due anni dal primo esemplare, la Clio V6 subì un restyling chiamato “phase 2” e che porto con sé  alcune modifiche estetiche e tecniche: i cerchi divennero da 18 pollici, le sospensioni e l’assetto furono rivisti per rendere l’auto più facile da guidare e il motore guadagnò un plus di potenza per un totale di 255 Cv.

Le Mégane RS

Visto il successo commerciale e sportivo delle Clio Renault Sport, il team con sede a Les Ulis, a sud-ovest della regione parigina, si concentrò sulla più grande Mégane. Laurent Hurgon, incaricato di sviluppare le varie Mégane firmate Renault Sport, h svelato alcuni dei segreti che hanno decretato il successo di Renault Sport Cars: «Renault Sport vantava un’enorme esperienza nel campo delle competizioni e abbiamo adattato alle auto di serie gli insegnamenti acquisiti su pista e nei rally. Ad esempio, i finecorsa idraulici della compressione, presenti a partire dalla Clio 2 R.S., sono una soluzione derivata dalla nostra esperienza nei rally.»

La prima Megane RS montava un motore 4 cilindri turbo da 231 Cv e vantava un differenziale autobloccante meccanico (non era molto frequente trovarlo su una vettura stradale a trazione anteriore all’epoca) e un assetto raffinatissimo, capace di rendere l’auto una vera e propria arma su strada (e in pista), differenziandosi nettamente dalla concorrenza. Nel corso degli anni la Megane RS si è evoluta, ma l’anima corsaiola non è mai stata intaccata.

Il nostro pilota collaudatore è stato colpito anche da un altro sviluppo tecnologico: le quattro ruote sterzanti.  «La prima volta che ho guidato con questa tecnologia, ho avuto l’impressione di riscoprire l’auto! Una soluzione rivoluzionaria e tutte le Mégane R.S. hanno potuto beneficiarne». Tra queste, a radicale R26R: «Quest’auto ha segnato per noi l’inizio di una nuova era.  Il capitolato era semplice: partire da una Mégane 2 R.S. e svilupparla come un’auto da competizione! Abbiamo così eliminato i sedili posteriori, aggiunto finestrini in plexiglas, scarico in titanio, cofano in carbonio, ecc.»

I record di Renault Sport

Questa “bomba” è stata in parte sviluppata sulla mitica “Nordschleife”, l’anello settentrionale del non meno famoso Nürburgring, circuito tedesco con 73 curve. «Questo circuito è incredibile per fare sviluppo. Ci sono curve di ogni tipo: lente, medie, molto veloci… È molto impegnativo per l’auto, gli assali e i componenti della carrozzeria. Tutto è sottoposto a grandi sollecitazioni! È lì che abbiamo fatto tanti test di resistenza… e battuto alcuni record nella categoria trazione anteriore!».

Il primo di questi è stato stabilito nel 2008 da Vincent Bayle al volante della R26R. Dopo essergli subentrato, Laurent Hurgon ne ha battuti tre: nel 2011 con Mégane 3 Trophy, nel 2014 con Mégane 3 Trophy-R e nel 2019 con Mégane 4 Trophy-R. «È stata davvero un’avventura straordinaria per la simbiosi che si è creata nei team. Erano tutti concentrati sullo stesso obiettivo. Ho avuto la fortuna inaudita di essere l’ultimo anello di questa catena. È qualcosa di cui vado molto orgoglioso, un privilegio che non dimenticherò mai.» Altri record saranno stabiliti su altre piste altrettanto leggendarie, come Spa e Suzuka.

Compiendo più missioni al volante di varie Mégane, Laurent Hurgon ha stabilito un rapporto speciale con due di loro: «La R26R, naturalmente, ma anche la Mégane 4 Trophy R. È quella che mi ha dato più filo da torcere! Avevamo posto l’asticella molto, molto in alto a livello di prestazioni e il suo sviluppo ci ha mobilitato al massimo. Quando abbiamo tentato il record sul Nürburgring, è la sola per cui è stato necessario fare un secondo giro di pista.»

La Mégane R.S. Ultime, il canto del cigno

Dato che dal 1° maggio 2021 Renault Sport Cars è diventata Alpine Cars, Mégane R.S. Ultime è stata l’ultimo modello contrassegnato dal marchio R.S. Svelata a Gennaio 2023, offre il know-how di Renault Sport in tutte le sue sfaccettature. L’Ultime ha lo stesso motore della Trophy, ovvero il quattro cilindri tubo 1,8 litri da 300 CV e 420 Nm, con cambio EDC e differenziale meccanico Torsen. Di serie calza pneumatici Bridgestone Potenza S007 posate su cerchi Fuji Light da 19 pollici, mentre l’impianto frenante è firmato Brembo. L’avantreno vanta perni indipendenti, il telaio Cup ribassato, i finecorsa idraulici della compressione e il sistema 4CONTROL a 4 ruote sterzanti. È disponibile in un’edizione limitata di 1976 unità numerate (per rendere omaggio all’anno di creazione di Renault Sport) e tutte firmate da… Laurent Hurgon.