L’ultimo esemplare di Porsche 911 serie 991 è uscito dai cancelli di Stoccarda, pronto a lasciar spazio definitivamente alla serie 992. L’esemplare è una splendida 911 Speedster, modello dotato di motore aspirato da 510 Cv (quello della GT3) e cambio manuale.
La serie 991 è stata quella più di successo di sempre: ha venduto più di 233.500 esemplari, risultando la 911 più venduta, ma è anche stata una delle più innovative e amate.
Introdotta nel 2011 come sostituta della 997, la 991 ha fatto un passo avanti notevole: i componenti erano quasi tutti nuovi (circa il 90%) e grazie al profuso uso di materiali leggeri, l’auto risultò più leggera nonostante le dimensioni maggiori. Come optional la 991 vantava anche il sistema di stabilizzazione elettromeccanica del rollio PDCC (Porsche Dynamic Chassis Control), e durante gli anni sono stati aggiunti anche l’asse posteriore sterzante (su alcuni modelli) e il sistema di compensazione dello spostamento del motore a sbalzo.
Non solo, la 991 è la generazione che ha visto l’intera gamma diventare tutta “turbo” (di fatto, non di nome) con filtro anti-particolato, l’introduzione dell’aerodinamica attiva e il ritorno dei grandi classici come la 911 Targa con il montante ad arco retrò e la 911 T.
Anche il settantesimo anniversario di Porsche e il milionesimo esemplare di 911 sono stati caduti durante questa generazione, che ha visto il culmine della sua espressione nei modelli GT3 RS, con motore aspirato da 530 Cv, e GT2 RS con motore turbo da 700 Cv.
Michael Steiner, Responsabile Ricerca & Sviluppo di Porsche AG, ha commentato: “Porsche rappresenta al contempo tradizione e innovazione, un connubio che si ritrova espresso al meglio proprio nella sportiva che è anche il cuore del Marchio, la 911. La 911 ha sostituito la 356 nel 1963 e nei decenni successivi il nostro modello con motore posteriore è diventato una vettura sportiva iconica e ineguagliata. È stata in particolare la generazione 991 a stabilire nuovi standard per quanto riguarda prestazioni, maneggevolezza ed efficienza. Mi riempie di orgoglio, ma un po’ anche di tristezza, doverla ‘mandare in pensione’. Per quanto mi riguarda, posso affermare che la 991 è stata fonte di grandi gioie.”