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Stories

Mercedes SL: i modelli che hanno fatto la storia

di Francesco Neri
21-Ott-2022

La Mercedes SL spegne ufficialmente 70 candeline e per l’occasione la Casa automobilistica tedesca (insieme al Mercedes-Benz Registro Italia) espone la sua collezione a Padova, al salone Auto e Moto d’Epoca. La prima SL stradale viene presentata a Stoccarda nel marzo del 1954 e rimane tutt’ora la più iconica e ambita dai collezionisti: sto parlando della 300 SL Gullwing. Il mito poi si è evoluto e ha accompagnato per decenni vips e star del cinema, vetture come la SL Pagoda del 1967, oppure la 500 SL (R107) del 1986 8 cilindri - la generazione più longeva della famiglia SL che è rimasta in produzione per 18 anni - , o le icone degli anni ’90 come la SL R129 e la SL R230.

La storia della Mercedes SL: la sua antenata

La Mercedes SL (acronimo di Sport und Leicht, che in tedesco significa Sportività e Leggerezza) è un’icona dell’automobilismo che conta ben 8 generazioni e che affonda le sue radici delle competizioni automobilistiche. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, infatti, Mercedes decide di rimettersi in sesto (nonostante le poche risorse) e di tornare a partecipare alle corse. Gli ingeneri progettano così un’auto dal telaio rigido e leggero, con una struttura a traliccio che si sviluppa in verticale innovativa che richiede di adottare soluzioni inedite, come le aperture delle portiere “ad ali di gabbiano” (incernierate sul tetto) diventate poi un segno distintivo dell’auto tanto da guadagnarsi il nome Gullwing.

Nasce così la 300 SL W194, una vettura da corsa splendida e vittoriosa, nonostante le basse aspettative.

La W194 si classifica prima al Nurburgring (con ben 4 vetture), alla Carrera Panamericana e alla 24 Ore di le Mans.
Sotto il lungo cofano anteriore pulsa un motore 6 cilindri in linea da 3 litri (derivato dal modello Typ 300) modificato per ottenere una potenza di 175 Cv.

La nascita delle vetture di serie: la W198

La prima SL stradale viene presentata a New York del 1954 ed eredita il telaio a traliccio di tubi della versione da corsa W194, così come le portiere ad ali di gabbiano. Rispetto a questa, però, vanta una linea più moderna e muscolosa, con fiancate scolpite, labbra sui passaruota e un cofano con due bombature che diventeranno uno stilema distintivo delle sportive Mercedes (le stesse della prima SLK Kompressor degli anni ’90). La linea della 300 diviene presto un classico, mentre le prestazioni sono incredibili per l’epoca.
Il motore deriva dal sei cilindri in linea della berlina Typ 300, ma con iniezione meccanica al posto dei carburatori che porta la potenza a 215 Cv. La velocità massima è di 260 km/h.

La 190 SL

La Mercedes SL W121BII (conosciuta al pubblico come 190 SL) è un modello economico che ha affiancato la SL per diversi anni, con un look elegante - che ha nulla da invidiare alla 300 - ma con prestazioni decisamente meno entusiasmanti. Anche le portiere, essendo roadster, hanno un’apertura convenzionale, ma il vero elemento di “poco fascino” è il motore 4 cilindri al posto del 6) 1,9 litri da soli 105 Cv. Le prestazioni sono da utilitaria moderna: 0 a 100 km/h in 14,5 secondi e una velocità massima di “soli” 170 km/h.

La Pagoda

La Mercedes SL W113, prodotta dal 1963 al 1971, è una delle più famose e iconiche della serie. La sua linea rompe decisamente con il passato, presentando dei fari anteriori verticali, linee più pulite ed eleganti e una forma del tettuccio rigido concava che le fa guadagnare il soprannome di “Pagoda”. Meno sportiva e potente che in passato, la Pagoda viene commercializzata nelle motorizzazioni sei cilindri di piccola cubatura: 230, 350 e 280; con potenze da 150 e 170 Cv.

La SL più longeva

La Mercedes SL R107 è quella rimasto in produzione più a lungo (dal 1971 al 1989) e vanta tantissime versioni e motorizzazioni, tra cui il primo 8 cilindri montato su una vettura della famiglia SL (la 350) con potenze fino a 235 Cv (della 500 SL). L’aumento della cilindrata e della potenza compensava la massa maggiore dovuta alle normative per la sicurezza e all’anti-inquinamento. La linea è ancora filante ed elegante come quella della Pagoda, ma i fari anteriori sono più orizzontali e il tettuccio più convenzionale.

Il mito degli anni ’90

La Mercedes SL (R129), prodotta dal 1989 al 2001, è la prima SL dell’era moderna. Disegnata da Bruno Sacco, la nuova SL rompe con il passato e dà vita al design che ispirerà tutte le generazioni di SL future. Grazie anche al boom dell’elettronica, la SL risulta anche più facile da guidare e quindi adotta presto motorizzazioni ben più potenti e “nobili”. Oltre ai classici 6 cilindri, vengono proposti anche motori di grossa cubatura come il V8 della SL 500 da 320 Cv e il 12 cilindri della SL 600 da quasi 400 Cv.

È con questa generazione che nasce anche la SL AMG, che viene prodotta nelle versioni SL 55 AMG, la SL 60 AMG, la SL 70 AMG e la SL 73 AMG, quest’ultima con un mostruoso 7,3 litri V12 da 525 Cv.

Mercedes SL (R230)

Lasciatemelo dire: la SL R230 è l’ultimo “vero” modello iconico del brand. Nulla da togliere alla 231 e all’attuale generazione in quanto contenuti, prestazioni e lussi; ma quelle due coppie di fari tondi all’anteriore e le sue proporzioni magnifiche la pongono in perfetto equilibrio tra sportività ed eleganza.
Svelata nel 2001 e rimasta in produzione fino al 2011, la R230 cita dettagli dei modelli classici, rendendoli però moderni e attuali. La meccanica si evolve dalla R129 e le sue versioni di punta firmate AMG (la SL 55, la 600 e la SL 65) hanno potenze rispettivamente di  475, 500 e 612 Cv.