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Test-drive

Abarth 695 70° Anniversario, la nostra prova su strada

di Francesco Neri
16-Lug-2020

Tra tutte le edizioni limitate della Abarth 695, la 70° Anniversario è forse quella con il look più interessante. Il suo colore verde Monza 1958 (colore storico della Abarth 500 che segnò il record al Tempio della Velocità) è squisitamente rétro. Non esiste, nemmeno lontanamente, un’utilitaria che abbia l’appeal della 695. Non c’è nemmeno un costruttore che metterebbe un motore turbo da 180 Cv in una macchina lunga 3,66 metri, stretta e leggera come una 500. Non avrebbe molto senso, giusto? Ed è proprio per questo che la Abarth 500 conquista un po’ tutti: per la sua pazzia, per la sua sfacciataggine, per la sua rumorosa italianità.

La 70° Anniversario, in modo piuttosto eloquente, è una serie che celebra i settant’anni dalla nascita della 500 elaborata per eccellenza, un’auto che ha fatto letteralmente esplodere la passione per le elaborazioni tra gli Anni Cinquanta e Sessanta.

È un oggetto sfizioso, da collezionare, prodotto in 1.949 esemplari e venduto ad un prezzo di  34.900 euro.

Il motore è lo stesso 1.4 turbo T-Jet quattro cilindri che troviamo sulle 595 Competizione e 595 Esseesse, ed eroga 180 Cv a 5.500 giri e 250 Nm di coppia a 3.000 giri. Il peso della 695 a secco di 1.140 kg non è da record, considerate le dimensioni, ma non è certo un’auto pesante. Abarth dichiara uno 0-100 km/h in 6,7 secondi e 225 km/h di velocità massima, con lo spoiler posteriore abbassato: sì, perché si tratta di uno spoiler regolabile, che può generare fino a 45 kg di carico aerodinamico (a 200 km/h) se si alza l’inclinazione a 60°.

Di serie c’è un simil-differenziale a slittamento limitato elettronico (un sistema “facile” che frena la ruota interna tramite le pastiglie), ma volendo c’è anche il buon vecchio differenziale autobloccante meccanico (1.900 euro), che è montato sull’auto della nostra prova. Tra gli optional c’è anche il cambio a 5 rapporti robotizzato, ma noi siamo felici di manovrare il manuale a 5 rapporti.

Lo scarico Record Monza Dual Mode invece è di serie, così come i sedili contenitivi Sabelt, l’impianto audio Beats e tutto quello che vedete con i vostri occhi.

SUL COL DE TURINI

L’abitacolo della Abarth 695 70° Anniversario è un posto speciale: la notevole quantità di Alcantara e la quantità smisurata di dettagli racing la rendono davvero deliziosa, ma i sedili racing, per quanto avvolgenti, non riescono a rimediare alla seduta rialzata della 500. Essendo alto più di un metro e ottanta fatico a trovare una posizione corretta, così finisco per trovarmi molto vicino al volante e con le gambe rannicchiate.

Una volta che mettete in moto il quattro cilindri turbo la Abarth suscita tutta la vostra simpatia.

Lo scarico Record Monza ringhia e borbotta al minimo, ma diventa poco invasivo ai medi regimi. Sembra proprio pensato per attirare l’attenzione del circondario in manovra, o in partenza, per poi diventare educato e “meno martellante” quando si viaggia.

Devo essere sincero: avrei voluto più casino, più scoppiettii, più botti di capodanno in rilascio. Tanto, all’occorrenza, togliendo la modalità “sport” il sound si civilizza ulteriormente.

Le sue doti da utilitaria, invece, rimangono - quasi - intatte: l’assetto è certamente più rigido, ma la frizione e lo sterzo rimangono leggeri.

Il Col de Turini è la prova del nove per qualsiasi sportiva di piccole e medie dimensioni. L’asfalto è irregolare e i muretti sono stretti, ma la 595 copia le irregolarità senza fiatare.

Nei brevi allunghi che separano i tornanti la piccola Abarth ce la mette tutta per farmi vedere quello che sa fare.

Non è veloce quanto ci si aspetta da 180 Cv su una 500, ma il suo scopo non è la velocità: il suono delle scarico e la sua vivacità sono i suoi punti forti.

La sua forma alta e stretta e il passo corto fanno sì che in frenata il posteriore si scomponga parecchio, ma l’ESP (non disinseribile) è un paracadute efficace per i meno esperti alla guida. In realtà non sarebbe un’auto facile nemmeno per un pro, senza controlli. In percorrenza di curva, però, il posteriore non è molto sensibile al tiro-rilascio, e questo infonde molta sicurezza.

Il fulcro dell’esperienza di guida, però, sono senza dubbio il motore 1.4 Turbo e il suo suono volgare. La coppia massima a 3.000 giri e il picco di potenza a 5.000 vi fanno capire quanto sia limitato il range di utilizzo.

In uscita dai tornanti, in seconda, passa parecchio tempo prima che il turbo entri in pressione, ma quando i cavalli arrivano la Abarth vi calcia in avanti con lo spirito delle utilitarie turbo degli anni ’80.

Al contrario di quelle “bare ambulanti”, però, la Abarth ha trazione da vendere, sopratutto con il differenziale autobloccante meccanico montato sul nostro esemplare, che permette all’anteriore di conficcare i suoi artigli nell’asfalto ed eliminare pattinanti e sottosterzo. L’impianto frenante  Brembo, poi, gestisce bene i maltrattamenti persino scendendo dal Col de Turini, ed è abbastanza efficace da permetterei di frenare dentro la curva, senza mai farvi brutte sorprese. L’elemento forse più sottotono è il cambio, che ha una consistenza gommosa e una rapportata non proprio corta, anche per via dei soli 5 rapporti.

VERDETTO

La Abarth 695 70° Anniversario è un oggetto speciale anche da fermo che farà sicuramente breccia nei cuori (e nei portafogli) dei collezionisti, pronti a sborsare quasi 35.000 euro per aggiungere questa edizione limitata alla loro collezione. La sua quantità di dettagli racing e allo stesso tempo rétro la rendono una delle 695 più memorabili. Una volta accesa diventa un vero giocattolo, rumoroso e divertente.
La posizione di guida alta e raccolta, e l’erogazione del motore on-off sono parte dell’esperienza di guida, nel bene e nel male; ma la Abarth 695 70° Anniversario, in quanto utilitaria sportiva, non teme rivali, sia in termini di prestazioni sia pertanto per il fascino che riesce a trasmettere.

LE RIVALI

Non ci sono rivali della Abarth 695 70° Anniversario, se non le sorelle a tiratura “non limitata” come la 595 Competizione e la Esseesse. Offrono quasi la stessa esperienza di guida, ma sono oggetti meno esclusivi e speciali. Nel campo delle utilitarie sportive, invece, troviamo la Twingo GT (fuori produzione) e la VW Up! GTi, ma sono molto meno potenti e meno speciali, almeno nel look.

QUANTO COSTA

Come dicevamo, il prezzo di 34.900 euro è fuori scala per la sua categoria, ma ricordiamo che si tratta di un oggetto da collezione. Ciononostante la dotazione non è completa: il climatizzatore automatico costa 500 euro, il differenziale autobloccante meccanico 1.900 euro e il cambio robotizzato 1.600 euro; se si vuole il tettuccio apribile, poi, servono altri 860 euro.