Mi rendo conto che sia difficile credere a ciò di cui è capace un’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio. Nell’ultimo decennio abbiamo vissuto un boom di nascite di SUV sportive, sia dai brand più blasonati sia da quelli generalisti, e di cui spesso ne sono state tessute le lodi.
“Non sembra una SUV”, “è molto agile per la sua stazza”, “sembra di guidare una sportiva rialzata” sono frasi che abbiamo letto e sentito spesso. Per questo motivo voglio che sia chiaro che la Stelvio Quadrifoglio è proprio di un’altra categoria. E grazie all’aggiornamento 2024, riesce a migliorare quello che sembrava già perfetto.
INDICE |
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L’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio model year 2024 |
Un’auto da guidare |
Ogni elemento al posto giusto |
Il prezzo della Stelvio Quadrifoglio |
La novità più interessante di questa nuova Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio è il differenziale autobloccante meccanico posteriore, che va a sostituire il vecchio sistema torque vectoring. La coppia tra la ruota interna alla curva e quella esterna viene trasferita con un bloccaggio del 35% in tiro e del 50% in rilascio, e questo permette un comportamento dell’asse posteriore progressivo e prevedibile.
La potenza del V6 biturbo 2,9 litri è cresciuta di 10 Cv, per un totale di 520 Cv di potenza e 600 Nm di coppia messi a terra dalla trazione integrale e dal magnifico cambio automatico ZF a 8 rapporti.
Il tempo di accelerazione nello 0-100 km/h è di 3.8 secondi, mentre la velocità massima è di 285 km/h.
Esteticamente troviamo nuovi cerchi in lega bruniti da 21 pollici che lasciano intravedere i freni carboceramici (optional a 9.000 euro). La gamma di colori della carrozzeria include il Rosso Etna, il Verde Montreal, il Grigio Vesuvio, il Nero Vulcano (della nostra prova), e il Blu Misano, oltre al classico Rosso Alfa non metallizzato.
Anche i fanali posteriori a LED sono stati aggiornati con un trattamento brunito per le lenti, mentre il doppio terminale di scarico nero è di serie. L’esemplare del nostro test monta uno scarico Akrapovic in fibra di carbonio (5.000 euro) che regala una colonna sonora ancora più virile.
Essendo un restyling, le dimensioni della Stelvio Quadrifoglio restano invariate: misura 4,70 metri in lunghezza, 1,96 metri in larghezza, 1,68 metri in altezza, ha un passo di 2,82 metri e un bagagliaio da 525 litri.
Dentro troviamo poi una nuova strumentazione digitale, con un display TFT da 12,3 pollici configurabile con diverse schermate, simile a quello dell'Alfa Romeo Tonale.
Oltre alle tre modalità visive disponibili sulle altre versioni di Stelvio, tra cui una con quadranti che richiamano le Alfa Romeo storiche, il restyling della Quadrifoglio introduce una quarta configurazione specifica per la modalità di guida Race. In questa modalità, il display rende più grandi e leggibili contagiri e tachimetro, con una luce che indica il momento ideale per cambiare marcia quando si utilizza il cambio in modalità manuale.
Sembrerà banale, ma l’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio è un’auto che va guidata, e quando dico “guidata” intendo con il coltello tra i denti.
Certo, nelle modalità di guida più tranquille è una meravigliosa compagna di viaggio, con sospensioni più che gentili sulle asperità e una coppia capace di trainare una nave; ma quello che ci interessa qui è la modalità “Race”.
Una volta selezionata non avrete più nessun tipo di aiuto elettronico alla guida: una scelta audace quella di Alfa Romeo, che lascia poco spazio ai piloti improvvisati.
Quello che rende questa Stelvio diversa da tutte le altre SUV sportive non è la velocità, e nemmeno la potenza: è il temperamento. Non esagero se dico che la Quadrifoglio sembra un’auto da corsa mascherata, perché, di fatto, è così.
La taratura dello sterzo, iper diretto e ricco di feedback, le sospensioni dure ma permissive, e le geometrie, rendono questa SUV un bisturi nel misto stretto, con un inserimento talmente rapido che sembra sfidare le leggi della fisica.
Una volta che inserite l’auto, poi, potete affondare il pedale destro per provocare un sovrasterzo in uscita, come con una WRC in una prova speciale.
E mentre questo accade, la Stelvio starà facendo tanta strada in avanti, saltellando sulle sospensioni posteriori e snocciolando una marcia dopo l’altra, per quanto spinge forte il motore.
L'assetto è stato modificato in considerazione del nuovo differenziale, in particolare ricalibrando il bilanciamento del rollio con una diversa barra stabilizzatrice anteriore. Questo perché l’autobloccante scombina in qualche modo l’equilibrio tra sottosterzo e sovrasterzo, ma visto il suo comportamento tra le curve, non possiamo che ritenerci soddisfatti della modifica.
Guidare questa Alfa al limite è un’esperienza che nessun’altra SUV, berlina compatta o, più in generale, sportiva a trazione integrale riesce a regalarvi. Il motore spinge per tutto l’arco di giri con rabbia, producendo un suono rauco e cupo, con botti e scoppi ad ogni cambiata. E il cambio ZF, che ricordiamolo, è un convertitore di coppia, non perde un colpo, non ha un indecisione, non sbaglia mai.
Come spesso accade nelle migliori sportive, non è un singolo elemento, ma tutto l’insieme a renderla così speciale.
Sterzo, telaio, sospensioni, motore e trasmissione: tutto collabora alla perfezione, come un violino perfettamente accordato, ma con una rabbia e un temperamento di una batteria di un gruppo metal.
Il differenziale autobloccante migliora di molto la sensibilità che si ha sulle ruote posteriori, e ora in uscita di curva si ha la certezza che la Stelvio farà “sempre la stessa cosa”. Con il vecchio torque vectoring l’auto era comunque sovrasterzante (anche se un po’ meno), ma capitava spesso che una ruota girasse a vuoto e che l’assale si dimenasse un po’ di più, senza sapere se cercare trazione o “mollare” una ruota e lasciar andare.
Mi rendo conto che queste siano minuzie, per molti, ma per quei pochi che cercano emozioni e che amano guidare davvero, sono dettagli che fanno una grande differenza.
La SUV sportiva di Alfa Romeo è un’auto davvero entusiasmante, e nella versione 2024 è semplicemente la migliore versione di sé stessa.
Nulla viene stravolto, ma tutto è perfezionato: motore, dinamica, sistema multimediale, strumentazione, illuminazione.
La Stelvio Quadrifoglio non è solo la migliore SUV che abbia mai guidato, ma anche una delle migliori sportive che abbia avuto il piacere di provare.
Il prezzo di listino al momento della prova è di 105.500 euro. La dotazione è già completa, e include: sedili in pelle e Alcantara riscaldati e regolabili elettricamente, volante sportivo con dettagli in fibra di carbonio, quadro strumenti digitale personalizzabile da 12,3 pollici, sistema multimediale touchscreen da 8,8 e audio Harman/Kardon.
Di serie anche i cerchi in lega da 20 pollici, i fari Full LED Matrix e dettagli come pinze freno colorate e vetri oscurati, e il portellone posteriore ad apertura elettrica hands-free.
La Stelvio Quadrifoglio è anche dotata di avanzati sistemi di assistenza alla guida, come l’Adaptive Cruise Control, il Lane Keep Assist e il Blind Spot Monitoring. Non mancano il riconoscimento dei segnali stradali e una telecamera posteriore con sensori di parcheggio per semplificare le manovre.