La Tonale è l’auto del Biscione che mancava: una SUV compatta dallo stile inconfondibilmente Alfa Romeo, con quella grande griglia che ospita l’iconico “scudetto” e la rende immediatamente riconoscibile. E in un mondo di auto sempre più uguali a tra loro, specie nel segmento delle Sport Utility, è una boccata d’aria fresca.
Giulia e Stelvio, con la loro immagine e il loro comportamento dinamico raffinato, hanno preparato a dovere il terreno per il suo arrivo. Ma è lei l'Alfa che farà i numeri, quelli veri.
Appartiene a uno dei segmenti più hot in Italia, e possiede numerose frecce al suo arco, tra cui una gamma di motorizzazioni davvero completa:
viene proposta diesel, mild-hybrid a 48 Volt e ibrida plug-in con batteria ricaricabile alla spina.
INDICE |
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Tanta tecnologia in salsa rétro |
Si guida come una vera Alfa Romeo |
Prezzi |
Quando è stata presentata sotto forma di concept car nel 2019, l’Alfa Romeo Tonale ha riscosso un grande consenso. Il modello di serie non ha subito grandi variazioni, dai fari anteriori full LED Adaptive Matrix a quelli posteriori ripresi dalla rinomata Alfa Romeo SZ, un’edizione limitata sviluppata in collaborazione con Zagato alla fine degli anni Ottanta. Su tutta la gamma, poi, ci sono i tradizionali cerchi in lega a 5 fori.
Saliamo a bordo. La prima cosa che si nota è il cruscotto tondeggiante a cannocchiale, come da tradizione, che all’interno contiene una strumentazione digitale 4K 60 frame per secondo con display da 12,3 pollici e diverse grafiche disponibili.
Il volante a tre razze, che tra le altre cose ospita il pulsante che dà vita al propulsore, trasuda sportività, così come i due grandi paddle ancorati al piantone dello sterzo, una vera chicca difficile da trovare in questo segmento.
La plancia è realizzata in materiali soft-touch sia nella parte superiore sia in quella centrale. Al centro troviamo lo schermo del sistema multimediale da 10,25 pollici che supporta Apple Carplay e Android Auto wireless, e mi piace molto l’impostazione a widget, simile a quella di uno smartphone e dunque molto intuitiva fin dal primo utilizzo. Volendo si può sfruttare la connettività con Alexa per impartire ordini attraverso comandi vocali.
Apprezzabile la quantità di pulsanti fisici sotto lo schermo che rendono tutto più facile e immediato, a cominciare dall’impostazione del clima.
L’abitacolo è molto comodo anche dietro, mentre il grande bagagliaio da 500 litri scende a 385 nel caso della ibrida plug-in per fare spazio alla batteria, posizionata sotto il pianale.
L’Alfa Romeo Tonale Plug-in della nostra prova si posiziona al top della gamma e grazie alla forza combinata del motore termico (che muove le ruote anteriori) e del motore elettrico (che muove quelle posteriori) eroga 280 Cv di potenza e gode della trazione integrale. Il 4 cilindri turbo benzina da 1,3 litri eroga da solo 180 Cv, mentre il motore elettrico produce 122 Cv, il tutto abbinato a un cambio automatico a 6 rapporti.
Le prestazioni sono notevoli: la Tonale impiega appena 6,2 secondi per lo 0-100 e tocca i 206 km/h nonostante i 1.835 kg di peso a secco. I chili in più, però, sono distribuiti in modo da rendere
la versione plug-in più bilanciata, con una distribuzione di 53/47% tra anteriore e posteriore (la migliore della gamma) e un baricentro più basso.
E tutto questo, tra le curve, si sente.
Lo sterzo è deliziosamente leggero e diretto anche se non fulmineo come quello di Stelvio e Giulia, ma il DNA è decisamente lo stesso. Le sospensioni adattive sono soffici ma assorbono in modo esemplare le buche, e in modalità sport “tendono” l’auto senza renderla una tavola da surf.
È un set up davvero magnifico che invoglia a guidare la Tonale come una compatta sportiva.
Il motore ha la coppia immediata e corposa che ci si aspetterebbe da un’unità elettrificata, ma anche l’allungo non è niente male. L’erogazione è lineare e mai violenta, e il salire dei giri è accompagnato da una colonna sonora ovattata e mai eccessiva nei decibel.
Anche il cambio a sei rapporti lavora bene, e per un sistema ibrido plug-in dove bisogna avere a che fare con due motori non è mai scontato. In modalità manuale, poi, le cambiate avvengono attraverso gli splendidi paddle in alluminio fissati al piantone, come sulle sportive degne di questo nome.
Sono contento di scoprire che la Tonale offre una dinamica di guida che ricorda da vicino quella di Giulia e Stelvio. In città può anche contare su svariati km a motore termico spento: la Casa del Biscione promette fino a 69 km in full electric nel ciclo misto WLTP e oltre 80 km nel ciclo WLTP urban, con una ricarica che richiede 5,5 ore dalla presa domestica a 3 kW e 2,5 ore dalle wallbox o dalle colonnine a 7,4 kW di potenza.
L’esemplare della nostra prova, plug-in hybrid con trazione integrale e con 280 Cv parte da 51.600 euro nel ricco allestimento Speciale, ma l’accesso al mondo Tonale parte da 36.000 euro sia per la versione Diesel, sia per la mild Hybrid, entrambe da 130 Cv; quest’ultima però c’è anche nella versione da 160 Cv.
Foto di Michele Rosetta