06-Lug-2021

BMW Serie 4 430i M Sport: la prova su strada

di Francesco Neri
Test-drive

Mai prima d’ora il design di una BMW ha fatto così tanto discutere. O, meglio, il design del frontale di una BMW. La nuova Serie 4 non passa certo inosservata, e gran parte del merito lo si deve al doppio rene quasi caricaturale del frontale. Una scelta stilistica che serve ad accontentare il mercato cinese (che ama le bocche larghe), e per distinguere i modelli “più emozionali” - così li definisce la Casa tedesca - da quelli più tradizionali.

La prima volta che l’ho vista in foto ho fatto sono salto sulla sedia, ma devo ammettere che il primo impatto dal vivo non è stato così traumatico e che

dopo qualche giorno ho cominciato ad accettare questo frontale così esasperato, se non addirittura ad apprezzarlo.

La Serie 4 è grande (4,77 metri di lunghezza), e nonostante abbia il pianale delle Serie 3, ha un baricentro più basso di 21 mm e una carreggiata posteriore più larga di 23 mm. Anche gli angoli e le geometrie sono stati modificati per un a guida più incisiva e sportiva. Insomma, la “quattro” non ha solo un bel vestito ma anche un carattere - leggermente - diverso.

La 430i è quella motorizzata con il quattro cilindri turbo benzina 2,0 litri da 258 Cv abbinato alla trazione posteriore e al cambio automatico ZF a 8 rapporti, dolce e rapido come pochi altri convertitori di coppia in commercio

Classico moderno

Dentro, la Serie 4 mantiene un’impostazione deliziosamente classica rispetto alle concorrenti Audi e Mercedes, mostrando una grande continuità nel design e un’ergonomia da applausi. Anche se non siete mai saliti su una BMW, sarete in grado di trovare tutti i comandi con estrema facilità tanto sono intuitivi. I materiali e gli assemblaggi sono di indiscutibile qualità, e il design della plancia, così tradizionale, si fonde perfettamente con la strumentazione digitale e con lo schermo del sistema multimediale da 10,2 pollici, che vanta anche gli aggiornamenti Over The Air.

Splendida GT

La BMW Serie 4 non è quella sportiva affilata che ci si aspetta: in modalità “ECO Pro” la Serie ] sembra quasi elettrica, tanto il quattro cilindri gira basso e soffuso e ogni rumore esterno è attutito e ovattato. Tuttavia preferisco tenere la modalità “Normal”, che, al costo di consumi leggermente più alti, rende il motore e il cambio decisamente più reattivi senza però tenere il motore troppo su di giri. C’è un buon senso di coesione con la Bavarese, ma quello che prevale è un senso di morbidezza e comfort. Il volante cicciotto cela uno sterzo molto preciso, anche quando si viaggia a basse velocità, mentre il cambio ZF a otto rapporti è dolce e rapido, praticamente inattaccabile.

Il quattro cilindri turbo di BMW è davvero notevole: eroga 258 Cv e 400 Nm di coppia compresi tra 1.550 e 4.400 giri, e a 130 km/h in autostrada si veleggia a meno di 2.000 giri.

Quello che mi sorprende sono la quasi totale assenza di turbolag, e la sua spinta costante e lineare che trasuda una perfezione - maniacale - tedesca.

Si riesce quasi a percepire l’assenza di attriti tra le parti meccaniche del motore.

Le prestazioni sono di tutto rispetto: 0-100 km/h in 5,8 secondi e 250 km/h (limitati), ma la linearità del motore e il peso elevato (1550 kg) la rendono poco… sportiva. La velocità c’è, ma l’erogazione senza picchi unita all’insonorizzazione elevata (il sound viene più che altro dalle casse audio) rendono l’auto un po’ poco emozionante. In curva si rivela bilanciatissima, sensibile al tiro-rilascio e capace di dolci sovrasterzi in uscita di curva, ma il peso comunque si sente, e c’è sempre un velo di anestetizzante tra voi e lei.

Anche in modalità “M Sport+”, nonostante i muscoli siano più tesi e il motore più rabbioso, ci si sente sempre un po’ poco coinvolti. D’altronde, non si tratta di  una vera “M”, quindi ci si passa sopra.

La differenza di assetto rispetto alla 3 si sente, ma solo se si ha il palato fino e un polso sensibile:

ha un anteriore più diretto e un posteriore collaborativo, ma credo che pochi siano in grado di notare questa differenza, che, comunque, ho molto apprezzato.

Tuttavia la “quattro” me la sono goduta, ed è stata una grande compagna di viaggio: stereo Harman Kardon, traiettorie disegnate con pochi gradi di sterzo e consumi quasi incredibili per la potenza, la massa e il tipo di motore.
Guidando senza particolare attenzione, le percorrenze in città si aggirano intorno ai 9 km al litro, mentre salgono a 12-13 km per litro nell’extra urbano, stabilizzandosi intorno ai 10-11 in autostrada. Con una guida oculata “da economy run” sono riuscito a tenere una media nel misto di ben 17-18 km/l (la Casa ne dichiara 14,9).

Prezzo

Il prezzo della BMW Serie 4 430i parte da 52.350 euro, mentre per la versione M Sport Automatica ce ne vogliono 63.250.

Verdetto

La BMW Serie 4 430i M Sport sotto l’abito sportivo rivela un temperamento da grande GT per tutti i giorni. Anche nella guida sportiva la Serie 4 risulta piacevole e precisa, se pure meno emozionante e “dura” di quanto il suo look suggerisca. Il nuovo design la differenzia ancora di più dalla Serie 3, e malgrado quel frontale non accontenti tutti, la rende senza dubbio distintiva e riconoscibile. Il motore, è tra i migliori quattro cilindri turbo in circolazione: pieno di coppia ad ogni regime, zero ritardi e poca sete. Insomma, la Serie 4 430i M Sport è una BMW a tutto tondo, più spaziosa e comoda di quanto ci si possa aspettare, piacevole da guidare ad ogni andatura e di una qualità altissima in ogni frangente. Il resto è questione di gusti.