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Test-drive

Ford Mustang 5.0 V8 GT, la sportiva americana per l'Europa

di Michele Neri
15-Ago-2020

Prodotta ininterrottamente dal 1964, la Ford Mustang è la sportiva più venduta al mondo: solo l’anno scorso ne sono state immatricolate più di 100 mila, e dal suo debutto ha raggiungo la bellezza di oltre 9 milioni di esemplari.

Americana fino all’osso, la pony car di Detroit - pony e non muscle perché compatta, secondo gli standard d’oltreoceano - si è sempre distinta per il suo rapporto qualità prezzo. E se nel Vecchio Continente viene importata esclusivamente con una ricca dotazione di serie, con differenziale autobloccante e freni Brembo, negli USA potrebbe tranquillamente porsi come alternativa alla  classica Volkswagen Golf - o, meglio, alla Honda Civic, per citare la bestseller tra le vetture a 5 porte oltreoceano - dato che il suo prezzo d’ingresso equivale, nella versione con cambio manuale e sedili rivestiti in stoffa, a quello di un’utilitaria diesel in Italia, come vedremo dopo.

Ford Mustang: nata nei ’60 per i Baby Boomers

Sono passati più di 50 anni e diverse generazioni dal lancio della Ford Mustang, coinciso con il boom economico degli anni Sessanta e supportato da una forte campagna pubblicitaria anche su riviste femminili (probabilmente un target interessante secondo il management Ford di allora). Ed è proprio ai giovani della generazione baby boomers che si rivolge la sportiva pony car di Detroit, realizzata con un budget ridotto grazie all’uso di componenti meccaniche condivise con altri modelli già in produzione, a cominciare da sospensioni, trasmissione (4 marce manuale oppure 3 marce automatica) e telaio, opportunamente modificato e irrigidito, della berlina Falcon.

Il successo fu immediato e senza soluzione di continuità, fino a oggi. La Mustang ha creato un genere nel quale altri costruttori si sono buttati a capofitto, tipo Chevrolet con la Camaro.

Tra superbollo, basso potere d’acquisto e caro benzina (almeno rispetto agli USA), in Italia la Mustang non è alla portata dei giovani al primo impiego. Però rispetto alle altre auto con potenza simile pare quasi un’affare, in termini di prezzo di listino.

Un V8 che canta

Nata due motori, un 6L e un V8, oggi la Mustang monta anche il più piccolo 2.3 4 cilindri EcoBoost. Le prestazioni sono buone grazie alla sovralimentazione; a mancare, semmai, è la sinfonia del V8 aspirato, un motore tanto Yankee nella stazza quanto europeizzato nel carattere: corposo agli altri regimi, allunga con una grinta inaspettata, e lo fa con un rombo entusiasmante e introvabile sulle sportive nostrane.

Anche il cambio non è il classico lentone americano, ma un 10 rapporti piuttosto vispo, reattivo nell’uso manuale attraverso i paddle e con una spaziatura ridotta, perfetta per tenere sempre il regime desiderato. Certo, non è l’automatico più veloce al mondo, ma, un po’ come l’allungo del V8, è inaspettatamente soddisfacente.

Un’americana che parla europeo

Lo stile è USA al 100%, non c’è alcun dubbio: all’esterno, con quel cofano spropositato, i tipici tratti yenkee e le dimensioni da Ford Edge; all’interno, con quell’inconfondibile volante con il cavallo rampante al centro - tra l’altro ripreso anche sulla plancia accompagnato dalla scritta “fifty five years” - e con la strumentazione digitale raccolta in elementi circolari, che nella modalità di guida Race riprende lo stile di quella delle prime Mustang.

La console centrale è un tripudio di tasti dall’aspetto plasticoso ma le americane, si sa, non brillano per qualità di materiali e finiture. E poi il prezzo, specie oltreoceano, è davvero basso. 

Insomma, usare il sistema multiemediale non è un’esperienza allettante. Lo è, invece, sedersi al posto di guida, premere il pulsante start, affondare il pedale destro e ascoltare con grande orgoglio il frastuono che fuoriesce dagli scarichi.

Il piacere di guida passa anche dai dettagli, e il sound è fra quelli importanti. Ma la Mustang non è solo sound, e non è buona solo per “andare forte sul dritto”, come si dice spesso delle sportive del Nuovo Continente. La Mustang è un’auto dalla stazza importante, certo, e non è affilata come le concorrenti italiane, giapponesi o tedesche, eppure regala grandi momenti alla guida con uno stile tutto suo.

I suoi 1.681 kg si sentono, è vero. Però le sospensioni sono piuttosto ferme per appartenere a un’auto americana, e il vecchio ponte torcente, montato sulla generazione precedente di Mustang, ha lasciato il posto alle più raffinate Multilink. Tra le curve, insomma, non si corica troppo, non sbanda come le volanti nei vecchi film americani, e pure in frenata è soddisfacente. Ma per godersela va impostata la modalità di guida Race, quella giusta per curvare col il gas. Perché la potenza è tanta, c’è il differenziale autobloccante meccanico e curvare con la coda di traverso è un gioco da ragazzi, con il suo passo lungo che la rende particolarmente stabile.

Verdetto

La Ford Mustang farà battere il cuore agli amanti della cultura (automobilistica e non) a stelle e strisce. Non importa se le finiture sono quelle che sono e se per fare amicizia con il sistema multimediale serve un po’ di buona volontà, i suoi pregi sono altri. Innanzitutto con 50.000 euro tondi tondi vi mettete in garage una sportiva con un 5.0 V8 da 249 km/h e capace di bruciare lo 01-00 in 4,3 secondi. E poi ha uno stile inconfondibile: nel bene o nel male (decidete voi) non passa inosservata. La sua voce esotica fa girare tutti, ma proprio tutti quelli che si trovano nei paraggi, e la sua spassosa tendenza al sovrasterzo vi farà venir voglia di uscir di casa con una qualsiasi scusa.

Il prezzo della Ford Mustang negli USA

Negli Stati Uniti la Ford Mustang costa meno. Molto meno: si parte da 26.670 dollari (23.270 euro al cambio attuale) per la 2.3 EcoBoost e 35.880 dollari (31.310 euro) per la 5.0 V8 GT con cambio manuale (l’automatico è optional a 1.595 dollari, ovvero 1.390 euro).

In Italia arriva in una versione sostanzialmente full optional che comprende anche il pacchetto GT Performance Package con Freni Brembo, differenziale autobloccante Torse e altro ancora. Negli USA questo pacchetto è offerto al prezzo di 5.195 dollari.

La serie speciale Bullitt, omaggio all’esemplare usato da Steve McQueen nell’omonimo film per la scena d'inseguimento della durata di dieci minuti tra la Dodge Charger di Bill Hickman, raggiunge i 48.900 dollari (42.680 euro). Ha il cambio manuale e la vernice è rigorosamente verde scura metallizzata, in onore alla Mustang Dark Highland Green del film.

Il prezzo della Ford Mustang in Italia

La Mustang 2.3 EcoBoost parte da 43.000 euro, mentre la 5.0 V8 GT da 48.000 euro con il cambio manuale e 50.000 con l’automatico. La Bullitt costa 58.400 euro, forse troppi per una manciata di cavalli vapore in più e qualche dettaglio specifico per questo modello come il pomello del cambio in un bianco vintage, la stupenda tinta verde e l’assenza del cavallo sulla griglia anteriore; anche se il fascino di quel nome non ha prezzo, specie per gli amanti dell’omonimo film.

Foto di Michele Rosetta