Raffinata, elegante, tremendamente bella: la Jaguar F-Type R è una sportiva in abito da sera.
Che però nasconde un carattere estroverso, quasi sfacciato: il suo V8 da 5,0 litri, aiutato da un compressore volumetrico, ti prende a calci nella schiena ogni volta che accarezzi il pedale del gas.
REGINA D’ELEGANZA
La magica matita di Ian Callum, recentemente sostituita dall’attuale direttore del design Julian Thomson che ha curato il restyling, con la Jaguar F-Type ha creato una delle sportive più eleganti sul mercato insieme alla concorrenti nazionali Aston Martin, che poi sono nate dalla mano dello stesso designer.
La storia della coupé inglese inizia nel 1963 con la E-Type - celebre per essere l’auto del personaggio di fantasia Diabolik - dalla quale la F-Type non riprende solo il nome: basta metterle una accanto all’altra per notare lo stesso lungo cofano anteriore che ospita il motore, nonché la cellula abitativa arretrata e la coda con padiglione spiovente.
Il nero non mette in luce ogni aspetto della carrozzeria, eppure si sposa molto bene con la F-Type proprio perché è una sportiva che non vuole attirare troppo l’attenzione. Non passa inosservata, sia chiaro, ma non fa voltare la testa ai passanti come un’Audi R8 o una Mercedes-AMG GT. Almeno finché il suo V8 non prende vita.
L’abitacolo è un bel posto dove macinare chilometri, se non fosse per lo stile non particolarmente ricercato e qualche dettaglio non all’altezza del resto della vettura (e del suo prezzo). Niente di grave, insomma, ma l’eleganza della carrozzeria è di un’altro pianeta, e ammalia da qualunque angolazione la si guardi. Anche le maniglie affogate nelle portiere sono un dettaglio raffinato, perché non sporcano le sue linee.
CAVALLI IMBIZZARRITI
Se c’è una frase che non ho mai potuto soffrire è la seguente: “Quest’auto è troppo potente, che cosa te ne fai di tutta questa potenza?” Ho sempre pensato che i cavalli vapore non sono mai troppi, e lo penso anche nel caso di questa Jaguar F-Type R, sia chiaro. Ho guidato la Lamborghini Aventador, e i suoi 740 Cv non mi sembravano esagerati o poco sfruttabili. Anzi, ne avrei voluti ancora di più.
Però su un telaio come quello della F-Type - che non nasce come vera e propria supercar ma c’è anche in una più modesta versione 2.0 4 cilindri turbo da 300 Cv - sfruttarli richiede un certo impegno. Che sia un pregio o un difetto, dipende dai punti di vista: chi non ha particolari abilità potrebbe esserne intimorito, invece chi ama domare i cavalli imbizzarriti avrà pane per i suoi denti.
La F-Type R è un’auto confortevole, addirittura amichevole alle andature intermedie. Ti coccola come una gran turismo, è dotata di trazione integrale per gestire al meglio i 575 Cv, e soprattutto ti mette a disposizione sotto il piede destro la bellezza di 700 Nm di coppia a 3.500 giri. Basta un poco di gas in curva per far perdere grip alle ruote dietro, anche se va detto che in questa prova la nostra “Jag” calza gomme invernali, dunque il grip è nettamente inferiore.
La ripartizione della coppia, come è giusto che sia, predilige l’asse posteriore, dunque è possibile mandare in fumo le gomme e scodinzolare ogni volta che si vuole.
Allo stesso tempo, però, si ha la garanzia di non ritrovarsi di traverso sul dritto mentre il V8 scalpita in piena accelerazione, e questo infonde un bel senso di sicurezza perché la prepotenza del compressore volumetrico metterebbe in crisi anche le migliori coperture estive. Per la cronaca, bastano 3,7 secondi per lo 0-100 e allunga fino a 300 km/h, poi interviene il limitatore elettronico.
La Jaguar F-Type Coupé 5.0 V8 R AWD non è precisa né efficace come la maggior parte delle supercar tedesche, e i suoi 1.668 kg a vuoto non giocano a suo favore, ma il suo V8 ti mette sempre alla prova e tiene in allerta tutti i tuoi sensi.
In poche parole sa essere spassosa come una muscle car ma allo stesso tempo è dannatamente più veloce e più piantata a terra.
Dallo sterzo, però, avrei gradito un carico inferiore e una maggiore sensibilità.
VERDETTO
La Jaguar F-Type mixa alla perfezione l’eleganza vecchia scuola inglese con la brutalità di una muscle car americana elaborata.
È come bere il the delle 5pm nell’elegante salotto di una villa in campagna, ma con un gustosissimo mega hamburger e patatine fritte di contorno.
È un animale da drifting vestito in abito da sera, sobrio nel look e scatenato nelle movenze e nel rumore: provate a spalancare il gas in galleria e non potrete più fare a meno del ringhio del V8.
L’esperienza di guida non è raffinata: si muove bene tra le curve e tiene andature esagerate, ma il vero protagonista è il suo V8 col volumetrico, che regala calci nella schiena a ogni accelerata e una risposta immediata, proprio come il migliore degli aspirati. Lo sterzo è un po’ pesante e non così sopraffino nel comunicare al pilota cosa succede sotto le gomme: buono se fosse una gran turismo, non certo eccezionale per una supercar come la F-Type R.
Mancano tutti i più avanzati sistemi di assistenza alla guida, mentre il cambio a 8 marce è un gran bell’automatico pur non essendo un doppia frizione: dolce nell’uso turistico, irruento nella modalità di guida Dynamic. Il comfort è soddisfacente, mentre il bagagliaio è poco profondo e accoglie giusto il necessario per un weekend in coppia.
IL PREZZO DELLA F-TYPE COUPÉ R
La Jaguar F-Type ha un prezzo quasi da saldo se paragonato a quello della sua rivale Porsche 911: la R da 575 Cv costa 129 mila euro mentre una 911 Turbo da 580 Cv supera i 190 mila. E vale lo stesso scendendo di potenza, con l’F-Type 5.0 V8 da 450 cv in listino a 95 mila contro i 125 mila per la 911 Carrera S.
La dotazione, però, è come per le tedesche: c’è il minimo indispensabile - non sempre in realtà, perché il climatizzatore bizona è opzionale - e ci si può sbizzarrire con le personalizzazioni.
Foto di Michele Rosetta
