Quando fu lanciata nel 2003, la Mercedes CLS diede vita a un segmento che non c'era: quello delle berline con silhouette da coupé. La CLS di oggi, come quella di allora, è un’alternativa più cool a una tradizionale berlina. O, volendo guardarla in un’altra ottica, un’alternativa più pratica a una classica coupé.
| INDICE |
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| Innovatrice come sempre |
| Un 4 cilindri che fa per 6 |
| Sublime sulle lunghe distanze |
| Verdetto |
| I prezzi della Mercedes CLS |
Quasi vent’anni fa la CLS era davvero diversa da qualunque auto in circolazione. E qualche anno prima aveva stupito lanciando Mercedes ML, la prima Sport Utility dall’indole davvero stradale (la Range Rover era più fuoristrada) a cui poi BMW e Audi si sono ispirate per le loro X5 e Q7.
A differenza delle SUV, però, le berline slanciate come la CLS sono rimaste auto di nicchia, ormai come le classiche berline a 3 volumi. Le concorrenti, in ogni caso, non hanno tardato ad arrivare: Audi A7, BMW Serie 6 Grand Coupé, e Porsche Panamera.
Chi ama il più regale 6 cilindri può guardare alla 400 d da 330 Cv, 250 km/h e “0-100” in 5,2 secondi, ma il 4 cilindri con l’aiutino dell’ibrido 48 Volt da 265 Cv e 550 Nm fa risparmiare circa 9 mila euro sul prezzo di listino e offre prestazioni notevoli, almeno equivalenti a quelle del vecchio 6 cilindri diesel da 3,0 litri: 250 km/h, “0-100” in 6,4 secondi, e con consumi nettamente più bassi, ovvero 16,9 km/l nel ciclo WLTP.
Per rendere l’idea, il sistema a 48 Volt mette sul piatto poca potenza (20 Cv) ma una bella manciata di coppia (200 Nm) che sopperisce alla mancanza dei 2 cilindri.
I 4 cilindri diesel non hanno mai avuto un suono degno di un’ammiraglia. Sono più che sopportabili fino al segmento D, ma sulla CLS, a scatola chiusa, avrei scelto il sei in linea. Dopo averla guidata, però, mi sono ricreduto, perché questo 4 cilindri a gasolio è il migliore in circolazione.
Sarà anche per l’accurata insonorizzazione, ma è molto silenzioso. Inoltre non ha accenni di ritardo nella risposta, spinge fin dai regimi più bassi, e allunga con decisione fino a quelli alti. In termini di consumo, nella nostra prova abbiamo percorso tra i 14 e i 17 km/l.
La CLS non è e non vuole essere una sportiva. È perfetta in autostrada perché il suo cambio a 9 marce le consente di viaggiare a 130 km/h a meno di 1.500 giri, e sulle strade extraurbane, dove si fa apprezzare per potenza, comfort e stabilità. Il passo lungo e la trazione 4x4 ti fanno sentire sempre in totale sicurezza, e mantenere buone andature è facile, quasi rilassante.
L’abitacolo è un bel salotto, anche se dopo l’uscita della nuova Mercedes Classe C che si rifà all’ammiraglia Classe S appare un po’ datato. I materiali sono di gran classe e personalizzabili, e i protagonisti sono due schermi da 12,3 pollici - di cui uno per la strumentazione e l’altro per il sistema multimediale con assistente vocale “intelligente” - uniti in un grande pannello. Il navigatore GPS, inoltre, offre la realtà aumentata e una grafica eccelsa.
La Mercedes CLS sfrutta piattaforma e meccanica della Classe E ma ha un vestito decisamente più affascinante. La sportività è solo estetica perché questa coupé a 4 porte offre un comfort da limousine e viaggi in souplesse, anche con il 4 cilindri diesel aiutato dal piccolo sistema elettrico.
La CLS è un'auto lussuosa, e forse la sceglierei con il 6 cilindri, nonostante questo quattro sia eccezionale.
Le prestazioni sono di livello, la stabilità - tra passo lungo e trazione integrale 4Matic - è notevole, e i consumi sono piuttosto bassi grazie a uno dei motori diesel più efficienti e puliti in circolazione.
La CLS 300 d costa 87 mila euro nell’allestimento Premium e 91 mila in quello Premium Plus.
La CLS 400 d con il 6 cilindri diesel a parità di allestimento ha un prezzo di rispettivamente 96 e 99 mila euro.
