I modelli iconici di Maranello prodotti in edizione limitata sono sempre qualcosa di speciale. Ripercorrendo la storia moderna del marchio, sono state progettate la GTO nel 1984 (conosciuta anche con il nome non ufficiale di 288 GTO), la F40 nel 1987, la F50 nel 1995, la Enzo nel 2002, e la LaFerrari nel 2013, anche in versione Aperta nel 2016.
Per gli 80 anni della nascita del marchio, che per essere precisi si festeggerà nel 2027, è stato sviluppato un modello da collezione destinato a pochi fortunati: la Ferrari F80. È stata disegnata dal Centro Stile Ferrari utilizzando un linguaggio “più futuristico e meno romantico”, per citare le parole del capo del design Flavio Manzoni. Anche perché le specifiche tecniche in gioco sono estreme, e le linee della carrozzeria seguono prima di tutto la funzionalità.
Ferrari F80, il motore da 1.200 Cv di potenza
La F80, è quasi ovvio dirlo, rappresenta il massimo della tecnologia e delle prestazioni del marchio. L’obiettivo, e questo è meno ovvio, è quello di creare una supercar da pista guidabile alla stregua di una vettura di gamma.
Come a dire, accelera da 0 a 100 km/h in 2,15 secondi e da 0 a 200 km/h in 5,75 secondi, ma la si può tranquillamente usare per gli spostamenti quotidiani.
La potenza di sistema raggiunge l’impressionante valore di 1.200 Cv, a fronte di un peso a secco di 1.525 kg.
Ibrida full-hybrid
Il suo powertrain è ibrido, ma non del tipo ricaricabile alla spina come nel caso della 296: la piccola e leggera batteria da 2,28 kWh recupera energia durante la marcia, e i due motori elettrici non sono stati pensati per spostarsi senza l’ausilio del motore termico bensì per fornire il massimo delle prestazioni.
Il 3.0 V6 biturbo
Il protagonista, montato in posizione centrale, è il 3.0 V6 sovralimentato (sigla F163CF con bancate a V di 120°) dalla potenza specifica di ben 300 Cv per litro, dunque in grado di erogare 900 Cv di potenza massima e 850 Nm di coppia scaricati sull’asse posteriore.
Per la prima volta su una Ferrari le turbine, definite “e-turbo”, sono elettriche, come sulle Formula 1. E proprio grazie al motore elettrico posizionato tra ciascuna delle turbine e il compressore viene azzerato il turbolag, ottenendo così una reattività degna di un motore aspirato. Impressionate la capacità del V6 di raggiungere un regime di rotazione di 9.000 giri al minuto con il limitatore fissato a quota 9.200 giri.
I due motori elettrici
Al V6 da 900 Cv si aggiungono i 300 Cv erogati dal sistema ibrido composto dai due piccoli e leggeri motori elettrici contenuti all’interno del telaio (uno per ruota), che danno trazione all’asse anteriore facendo della F80 una vettura a trazione integrale “e-4WD”. Il loro peso è di 12,9 kg ciascuno, raggiungono i 30.000 giri e hanno una tensione fino a 860 Volt.
MGU-K, la terza unità elettrica
Il concetto di MGU-K, il piccolo motore elettrico montato al posteriore che rigenera la batteria e fornisce un boost di potenza quando serve, deriva dalla Formula 1, pesa appena 8,8 kg e ha una potenza di 95 Cv in fase di rigenerazione e 82 Cv e 99 Nm in accelerazione. La maggior parte della tecnologia del powertrain, in ogni caso, è in comune con la Ferrari 499P, la vincitrice delle ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans.
La batteria
La nuova batteria a 800 Volt è stata completamente riprogettata rispetto a quella della supercar ibrida ricaricabile SF90: è più piccola (2,28 kWh nominali vs 7,9 kWh), ha il case in carbonio, il raffreddamento integrato nella batteria stessa, e produce 282 kW, 70 kW in più pur pesando la metà, ovvero intorno ai 36 Kg.
Telaio, sospensioni e aerodinamica
Il telaio, più rigido del 50% rispetto a quello della SF90 e più leggero del 5%, è multimateriale, secondo la filosofia di utilizzare il migliore in base alla specifica componente. La cellula e il tetto sono in fibra di carbonio e materiali compositi, mentre i sottotelai anteriore e posteriore sono in alluminio, fissati alla cellula con viti in titanio. Le porte, proprio come sulla LaFerrari, si aprono a farfalla fino a quasi 90°.
Sospensioni a doppio quadrilatero
Il sistema di sospensioni comprende quattro corner completamente indipendenti e attuati da un motore elettrico ciascuno a 48V. La configurazione è a doppio quadrilatero, con ammortizzatori attivi in-board e leve create con stampa 3D, utilizzata per la prima volta su una Ferrari stradale.
Questo complesso sistema riduce al minimo le masse non sospese riuscendo a garantire un’alta rigidezza nell’uso in pista e, allo stesso tempo, un’ottima capacità di assorbire irregolarità dell’asfalto nell’uso stradale.
Carico aerodinamico di oltre 1.000 kg
Le performance aerodinamiche, mutuate dalle vetture da F1 e WEC del Cavallino, sono un ennesimo fiore all’occhiello di questo progetto, con un carico verticale di 1.050 kg a 250 km/h, di cui 460 kg all’anteriore e 590 kg al posteriore, dove l’estrattore e l’ala mobile posterore svolgono un ruolo cruciale.
L’ala si adatta in base alle condizioni della vettura, misurate ed elaborate in tempo reale dai sistemi di controllo del veicolo. La sua posizione, dunque, varia in base all’accelerazione, alla velocità e all’angolo di sterzo. E insieme all’ala si attiva o meno il flap mobile denominato Active Reverse Gurney, installato sotto il triplano anteriore.
Esterni e interni
Con la F80 si è giunti a un cambio radicale di paradigma progettuale. Il Centro Stile si è focalizzato sullo studio delle monoposto, e infatti la F80, pur potendo trasportare comodamente un passeggero, presenta alcune caratteristiche di una monoposto. Ma partiamo dalla sua carrozzeria, più che mai sviluppata attraverso una costante collaborazione tra il Centro Stile e i reparti di ingegneria.
Futuristica con omaggi a icone del passato
La forte sinergia tra i designer e gli ingegneri non mina il fascino della sua carrozzeria, che anzi trovo più seducente che mai. E non mancano alcuni richiami a modelli iconici come la F40 nella sezione laterale anteriore, e alla Daytona nella sezione anteriore, dove troviamo la fascia nera con funzione sia aerodinamica sia ottica proprio come sulla 12Cilindri. Il posteriore prevede due configurazioni, una con l’ala mobile riposta e l’altra con l’ala sollevata. Di grande effetto le sei feritoie sul cofano posteriore, pari al numero dei cilindri del motore termico.
La cabina quasi monoposto
La cabina, definita “1+” in quanto a un posto + uno, è “una sorta di bolla dall’effetto sospeso”. Le sue dimensioni compatte mettono in risalto la muscolosità della carrozzeria, e le proporzioni si ispirano a quelle di una Formula 1, un po’ come se si trattasse di una monoposto carenata. Anche in virtù della posizione di guida sdraiata, con i piedi del pilota più alti di 13 cm rispetto agli altri modelli.
L’effetto monoposto è stato ottenuto anche attraverso una cabina asimmetrica sviluppata intorno al pilota, con il sedile del passeggero - non regolabile e di un colore diverso - in posizione arretrata.
Il vantaggio? Ridurre lo spazio interno senza penalizzare l’ergonomia e il comfort di bordo. Nuovo il volante, di 1,4 centimetri più stretto del precedente, stondato sia sopra sia sotto, e con i tasti fisici sulle razze.
Il prezzo della Ferrari F80
Si tratta più che altro di una curiosità, perché i 799 esemplari della Ferrari F80 sono già stati venduti ai clienti prescelti della Casa di Maranello ben prima della presentazione alla stampa e al pubblico. Il prezzo è di 3,6 milioni di euro IVA inclusa, mentre le consegne sono previste a partire dalla fine del 2025 e continueranno fino al 2027.
Scheda tecnica F80: motore, prestazioni, peso e altre caratteristiche
MOTORE ENDOTERMICO
- Tipo V6 – 120° – Carter Secco
- Cilindrata totale 2992 cm3
- Alesaggio e corsa 88 mm x 82 mm
- Potenza massima 900 Cv a 8750 giri/min.
- Coppia massima 850 Nm a 5550 giri/min.
- Regime massimo 9.000 giri/min. (limitatore dinamico a 9.200 giri/min)
- Rapporto di compressione 9,5:1
- Potenza specifica 300 Cv/l
POWERTRAIN IBRIDO
- Tipo Rotore interno con statore a bobina di dente, filo Litz e rotore in configurazione Halbach array
MOTORE ELETTRICO POSTERIORE (MGU-K)
- Tensione operativa 650 – 860 V
- Potenza di picco Fase rigenerativa: 70 kW (95 cv); supporto ICE: 60 kW (81 cv)
- Coppia di picco 45 Nm
- Regime massimo 30.000 giri/min.
- Peso 8,8 kg
MOTORE ELETTRICO ASSALE ANTERIORE
- Tensione operativa 650 – 860 V
- Potenza di picco 105 kW (142 Cv) per ciascuno dei due motori elettrici
- Coppia di picco 121 Nm
- Regime massimo 30.000 giri/min.
- Peso 12,9 kg
BATTERIA DEL SISTEMA IBRIDO
- Tensione massima 860 V
- Potenza massima (carica/scarica) 242 kW
- Energia 2,28 kWh
- Corrente massima 350 A
- Potenza specifica 6,16 kW/kg
- Peso 39,3 kg
DIMENSIONI E PESI
- Lunghezza 4,84 metri
- Larghezza 2,06 metri
- Altezza ODM 1,138 metri
- Passo 2,665 metri
- Carreggiata anteriore 1,701 metri
- Carreggiata posteriore 1,660 metri
- Peso a secco 1525 kg
- Rapporto peso a secco/potenza 1,27 kg/Cv
- Distribuzione dei pesi 42,2% ant. - 57,8% post.
- Capacità serbatoio 63,5 litri
- Capacità baule 35 litri
PNEUMATICI E CERCHI
- Anteriore 285/30 R20
- Posteriore 345/30 R21FRENI
- Anteriore 408 x 220 x 38 mm (6 pistoni per pinza)
- Posteriore 390 x 263 x 32 mm (4 pistoni per pinza)
TRASMISSIONE E CAMBIO
- Cambio F1 a doppia frizione e 8 rapporti
CONTROLLI ELETTRONICI
- SSC 8.0: TC, eDiff, SCM, PCV 3.0, FDE 2.0, EPS, ABS-Evo in tutte le posizioni del Manettino, sensore 6D
PRESTAZIONI E TEMPO SUL GIRO
- Velocità massima 350 km/h
- Accelerazione 0-100 km/h 2,15 secondi
- Accelerazione 0-200 km/h 5,75 secondi
- Frenata 100-0 km/h 28 m
- Frenata 200-0 km/h 98 m
- Tempo in pista a Fiorano 1:15:03