La Ferrari Roma è l’ultima creazione della Casa di Maranello, un’auto che può sembrare un po’ fuori dal coro, un po’ troppo classicheggiante e retrò rispetto al resto della gamma Ferrari, ma che forse rispecchia l’essenza del brand più di ogni altra in listino.
A volte tendiamo a dimenticarlo, ma Ferrari è nata come scuderia di auto da corsa, e quando Enzo decise di costruirne per la strada, per finanziare le competizioni, partì da modelli gran turismo, splendide auto con il cofano lungo e dalle linee sinuose, come la Ferrari 250 GT, La 212, la 275 GTB, la incredibile 250 GTO e la 365 GTB/4 Daytona. Sportive capaci di grandi prestazioni, ma anche di coccolare il guidatore nel lunghi viaggi, e soprattutto dotate di una vena stilistica degna di un’opera d’arte.
E la Roma è la moderna incarnazione di queste Ferrari, è la Gran Turismo “vera”, dolce e versatile, veloce ed emozionante.
Molto più GT della 812 Superfast, un mostro da 800 Cv mascherato da Gran Turismo tesa e affilata come una Hypercar.
Classicismo futurista
Lo dico sottovoce: c’è un’eleganza quasi inglese nella Roma. Il fatto che mi ricordi l’Aston Martin DB11, almeno nelle proporzioni, è una buona cosa. La pulizia delle linee e la delicatezza delle forme (e del suo nome che richiama la città della Dolce Vita) la rendono speciale. Non è semplicemente un’auto retrò, è un’auto futuristica dal sapore retrò.
I fari anteriori a laser - novità assoluta per il brand - l’abitacolo separato in due celle, e i gruppi ottici posteriori concavi e sottili la proiettano in una nuova dimensione stilistica
, facendo invecchiare (di poco) le sorelle della famiglia. Gran parte dei dettagli sono stati presi dalla SF90, come l’enorme strumentazione digitale da 16” e il volante sportivo.
La Roma però offre senza dubbio più comfort rispetto alla sorelle V8 a motore centrale, sebbene i due posti posteriori (i Ferrari la definiscono una 2+2) siano da considerare “di fortuna”. C’è anche un discreto bagagliaio, considerato il genere di auto, che può contare su 272 litri a disposizione, 345 se si abbattono i sedili.
LA TECNICA SOTTO il vestito
La Roma è pur sempre una Ferrari, e come ogni auto del Cavallino Rampante è un concentrato di tecnologia e raffinatezza meccanica. Il motore è il V8 biturbo 3855 cc da 620 Cv - erogati tra i 5.750 e 7.500 giri - e 760 Nm di coppia disponibili tra i 3000 e 5750 giri, ed è abbinato alla trasmissione automatica doppia frizione a 8 rapporti della SF90, la supercar ibrida a motore centrale.
La Roma scatta da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e da 0 a 200 km/h in 9,3 secondi, con una velocità di punta di 320 km/h.
I controlli elettronici SSC 6.0 sfruttano il cosiddetto “Ferrari Dynamic Enhancer”, un sistema sofisticato che permette al driver di giocare con l’auto (derapare, driftare e mandare le ruote posteriori in fumo) sotto la supervisione dell’elettronica, che interviene solo nel momento in cui si esagera.
Funziona così bene che quasi non se ne avverte l’azione, così da potersi sentire abili piloti e liberi di giocare con l’auto senza paura.
La carrozzeria, poi, nasconde elementi di aerodinamica attiva - nel sottoscocca - che generano vortici d’aria tali da creare effettuo suolo; mentre al posteriore ci pensa una spoiler a scomparsa che genera fino a 95 kg di carico quando aperto al massimo; altrimenti lavora al 30% del potenziale, da 100 all’ora fino alla velocità massima. Sotto i 100 km/h rientra in modo da mantenere la linea della carrozzeria pulita e armoniosa.
Il prezzo della Ferrari Roma parte da 200.936 euro.
