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News

Jeep gamma ibrida: tecnolgia per la città e per l’off-road

di Francesco Neri
21-Dic-2022

Ibrido per tutti ma soprattutto per tutti i gusti. Con le versioni e-Hybrid e 4xe, Jeep viene incontro alle diverse le esigenze dei guidatori con due tipi di elettrificazione che hanno in comune efficienza, bassi consumi, e emissioni di CO2 ridotte.

INDICE
Due modi di interpretare l'ibrido
e-Hybrid: consumi poco, non ricarichi mai
Ibrido plug-in 4xe: perfetto per l’offroad

La Renegade e-Hybrid della nostra prova vanta un sistema a 48 Volt che fornisce energia extra al motore termico (che non va mai caricato alla spina), ma la potenza viene trasmessa solo alle ruote anteriori. Una Jeep da città, perfetta per chi non si ferma mai, per chi viaggia lontano, e per chi solo occasionalmente affronta terreni difficili.

Certo, la Renegade e-Hybrid resta comunque una Jeep: rialzata, robusta, che non teme gli sterrati; ma chi ama l’avventura sceglierà la 4xe.

Ed è proprio la Compass Limited della nostra prova a montare il sistema plug-in Hybrid 4xe, il quale combina un motore termico a uno elettrico che muove le ruote posteriori  (non si scarica mai, come vedremo) e consente di percorrere circa 50 km in full electric.

Una trazione integrale efficiente, che grazie a un piccolo generatore non vi abbandona neanche quando la batteria è scarica, e che permette di avere due anime in una sola auto.
Vediamo queste tecnologie nel dettaglio.

La tecnologia e-Hybrid della Renegade rende la vita semplice. Sotto il suo cofano troviamo un 1.5 turbo benzina a ciclo Miller da 130 Cv di potenza e 240 Nm di coppia abbinato a un motore elettrico da 48 V che, da solo, eroga 21 Cv e 55 Nm, più di quanti ne erogava una Fiat 500 degli anni ’60.

Di serie, poi, c’è un cambio automatico a doppia frizione a sette marce che consente una guida “tradizionale”, senza l'effetto scooter dei cambi CVT che solitamente troviamo su questo tipo di auto.

Rispetto alle vetture che utilizzano questo schema ibrido (le cosiddette mild-hybrid), la Renegade e-Hybrid è anche in grado di accendersi, spostarsi, e percorrere alcuni tratti con la sola energia elettrica: merito della potenza invidiabile del sistema a 48 Volt, che sebbene non arrivi a quella delle full-hybrid (con i suoi pro e i suoi contro), centra pianamente l’obbiettivo: quello di abbattere i consumi. E si spinge anche un po’ più in là.

Si guida esattamente come un’auto con motore termico tradizionale, senza ricariche alla spina né rinunce in termini di piacere di guida, vista la presenza dell'automatico a doppia frizione. Passando ai consumi, la Casa dichiara 17,5 km/l nel ciclo WLTP.

La Jeep Compass 4xe, invece, è un’auto che sfrutta la tecnologia ibrida sia per ridurre i consumi (viaggia anche in elettrico per quasi 50 km), sia per garantire una trazione eccellente su tutte le superfici.

Prima di chiederci come funziona il sistema di trazione integrale 4xe di Jeep, facciamo un ripassino su come funzione un sistema tradizionale. Solitamente su un’auto 4X4 il motore anteriore trasmette la potenza alle ruote anteriori; quelle posteriori invece sono mosse da un albero di trasmissione che attraversa l’auto e fornisce potenza. L’albero è provvisto di un differenziale centrale che parzializza il trasferimento di potenza tra davanti e dietro a seconda della quantità di grip, o anche rispetto ad altri parametri se si tratta di un sistema più avanzato.

Quello della Jeep Renegade 4xe è un sistema diverso: il motore termico anteriore muove le ruote anteriori, mentre a muovere quelle posteriori ci pensa un motore elettrico (con riduttore e differenziale integrato “e-axle") da 60 Cv e 250 Nm di coppia.

Di fatto è un vero sistema 4X4 privo di albero di trasmissione: meno peso, meno attriti, maggiore reattività nella risposta. L’auto “comunica” alle ruote posteriori quanta potenza serve e quando serve, e lo fa in modo molto più rapido rispetto a un sistema tradizionale meccanico.

4X4 anche con batteria scarica

Trattandosi di un’ibrida plug-in, la batteria potrebbe esaurire la sua carica. La trazione integrale 4xe però è garantita: la batteria da 11,4 kWh non scende mai sotto il 2-3% di carica, perché sotto il cofano è situato un piccolo motore elettrico che funge da generatore, in modo da fornire e sempre motricità alle ruote posteriori, anche quando la batteria risulta scarica.

La modalità giusta

Scegliere la modalità giusta per ogni percorso è il modo giusto per sfruttare al massimo le potenzialità di un’auto ibrida plug-in.

La Jeep Compass 4xe offre diverse opzioni: Hybrid, EV (elettrico), e E Save.
La prima (Hybrid) è la modalità standard, quella che lascia scegliere al cervello elettronico dell’auto come utilizzare al meglio il motore elettrico e quello termico in modo da fornire un buon bilanciamento tra consumi e prestazioni a seconda dello stile di guida. Un vero e proprio “ibrido” tra benzina e elettricità, che andrebbe utilizzato quando si viaggia in autostrada, in extraurbano, in strade di montagna o in tragitti che superano i 40-50 km. Questo perché, se la batteria è piena al momento della partenza, si dispongono di 50 km di autonomia “a motore spento” che verrebbero gestiti e spalmati lungo il tragitto quando l’auto ritiene più opportuno ed efficiente utilizzarli. In questo modo il consumo medio di carburante risulta ovviamente più basso.

La modalità elettrica EV è quella ideale se guidate in città. Il motore elettrico da 60 Cv e 250 Nm di coppia consente di spingere l’auto fino a 130 km/h, con uno scatto tutt’altro che pigro. La capacità della batteria di 11,4 kWh permette di viaggiare in elettrico per 50 km, un’autonomia più che sufficiente per coprire il chilometraggio quotidiano di chi abita in città.

La modalità E Save, infine, fa risparmiare la batteria per un utilizzo successivo (come in un centro urbano con area ZTL) o addirittura può ricaricare la batteria. Questa modalità va bene solo se non si ha la possibilità di utilizzare la spina nell’immediato futuro.