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News

Lewis Hamilton: perchè ha detto sì alla Ferrari

di Francesco Neri
07-Feb-2024

Lewis Hamilton sarà un pilota Ferrari, non si parla d’altro. D’altronde questa è una delle notizie sportive più clamorose degli ultimi dieci anni, senza esagerare. Un colpo di scena che nessuno si aspettava, e che tanti, o forse alcuni (me compreso), avrebbero voluto vedere.

Prima di procedere con alcune riflessioni, però, rivediamo i fatti. I rumors insistenti di giovedì scorso si sono trasformati in realtà verso sera, con un annuncio ufficiale di Mercedes che ha bruciato la notizia di Casa Maranello. Hamilton vestirà di rosso dalla stagione 2026 rimpiazzando Carlos Sainz che, in modo non certo piacevole, ha scoperto che per lui questa sarà l’ultima stagione in Ferrari.

Voci di corridoio vedrebbero Sainz già pronto a vestire i colori di Audi dal 2026, visto che il padre, Sanz Senior, è legato al brand dei quattro anelli e che la scuderia rileverà la Sauber proprio per quella stagione. Questo è quello che immagino, e costituirebbe uno scenario logico e alquanto probabile. Sarebbe bello vedere un Sainz in Mercedes, ma pare che Toto Wolf abbia piani diversi per il sedile mancante.

Staremo a vedere. Torniamo a Lewis Hamilton e alla sua scelta. Perché il sette volte campione del mondo decide, all’alba dei 39 anni (sarà il pilota più vecchio a debuttare in Ferrari dopo Fangio), di lasciare Mercedes e di passare a Ferrari? E perché Ferrari ha scelto Lewis, nonostante la presenza di una coppia di piloti giovani, affamati di risultati, e indiscutibilmente veloci?

La scelta di Lewis

Lewis non avrebbe mai lasciato Mercedes se la macchina fosse stata competitiva, ma

per come stanno le cose ora, lasciare la Stella per il Cavallino non è una scelta così azzardata.

La Ferrari poi è una scuderia che fa gola, la più prestigiosa del circus, e tutti i grandi piloti della storia ci sono passati o ci sarebbero voluti passare. È una questione di prestigio.

Se Hamilton non riuscisse a vincere l’ottavo titolo in Ferrari, beh, finirebbe come Alonso o Vettel, e di sicuro non gliene farebbero una colpa. Ma se dovesse farcela entrerebbe nella leggenda: otto titoli (mai nessuno ci è riuscito) di cui uno in Ferrari. E chi lo eguaglierà mai?


Chiaramente se Ferrari non mette in campo una monoposto vincente e in grado di competere con la Redbull che, ricordiamo, è guidata da quel mostro di Verstappen, il mondiale non si vincerebbe nemmeno con superman al volante, e questo è un dato di fatto. Ma nel 2026, guarda caso, ci saranno grandi cambiamenti nel regolamento, con motori nuovi (50% ibridi e 50% termici) che stravolgeranno non poco le carte in tavola. E voci di corridoio dicono che il nuovo motore Ferrari sia uscito particolarmente bene. Viene da chiedersi se Hamliton abbia visto davvero qualcosa di speciale nel progetto di Ferrari o se la sua decisione sia stata mossa solo dalla ricerca di stimoli nuovi e dalla voglia di “finire in rosso”, con tutto il prestigio che segue nel concludere una carriera da uomo Ferrari.

La scelta di Ferrari

Per Ferrari invece la scelta di ingaggiare Hamilton è, prima di tutto, una trovata di marketing eccezionale. Dopo l’annuncio la

Scuderia di Maranello ha guadagnato più di 6 punti percentuali in borsa, e già questo dovrebbe darvi la misura di quanto la decisione sia stata avveduta.

E poi Hamilton è il pilota più titolato di tutti i tempi, e nonostante l’età è ancora veloce e affamato di risultati; ma soprattutto vanta una grandissima esperienza. Ha un approccio costruttivo che, per una scuderia che non riesce a tornare al vertice da tanti anni, può rivelarsi molto utile, se non fondamentale, soprattutto in vista delle nuove vetture del 2026.  È un personaggio carismatico che sa come dirigere una squadra, e questo è un aspetto molto importante. Il fatto che abbia trascorso undici anni in Mercedes e che quindi conosca una certa quantità di “segreti tecnici” è un plus non da poco. Insomma, sembra un affare win-win, o quasi: Ferrari ha tutto da guadagnare, Lewis non ha niente da perdere. C’è solo da sperare che Ferrari imbrocchi un’auto competitiva, così da regalare finalmente un campionato combattuto. Staremo a vedere.