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News

Renault 5 Turbo: la piccola bomba compie 40 anni

di Francesco Neri
28-Apr-2020

Verso la fine degli anni ’70 il rally era lo sport automobilistico più in voga. Tutte le Case costruttrici volevano parteciparvi, il pubblico impazziva, e le macchine erano vere e proprie belve.
La Fiat 131 Abarth era l’auto da battere, e le forze messe in campo da Renault con l’Alpine A110 non era sufficienti; così, nei primi anni ’80, Renault progettò un’auto da corsa derivata dall’umile utilitaria: la Renault 5 Turbo.

Bomba anni ’80

Dotata di motore centrale e trazione posteriore, la “Turbona” era una vera e propria supercar in miniatura. Renault decise di prelevare la scocca della normale Renault 5 (dotata di motore e trazione anteriore) e di trasformarla in modo da ospitare il motore dietro i sedili. La ruota di scorta, la pompa dei freni e le batterie erano posizionate davanti in modo da bilanciare i pesi, mentre sull’asse posteriore vennero aperte enormi prese d’aria per raffreddare freni e motore.

Era un’auto veramente esotica, nessuna utilitaria sportiva era come lei: per risparmiare peso le portiere originali vennero sostituite con portiere in alluminio, i parafanghi e i paraurti allargati (l’auto era larga 175 cm, tantissimo per un’utilitaria) erano in vetroresina, mentre l'alettone era in poliuretano.
La plancia, poi, venne sostituita con un insieme di strumenti molto “racing”, che poco c’entrava con la Renault 5 originale. Infatti la prima versione fu concepita per essere facilmente trasformabile in auto da corsa, e così fu.

Tra il 1980 e il 1983 vennero prodotte più di 1.800 Renault 5 Turbo. Nel 1983 poi venne messa in produzione la “Turbo 2”, una versione quasi identica alla prima, ma con materiali meno pregiati al fine di ridurre i costi.


Il motore 4 cilindri in linea 1,4 litri turbo produce 160 CV a 6.000 giri e 210 Nm di coppia a 3.250 giri. La turbina Garret T3 ha un pressione di 0,86 bar, e come tutti i turbo dell’epoca, soffre di parecchio ritardo nella risposta, così la coppia massima arriva come un grosso calcio a più di 3.000 giri.

Il cambio è un manuale a 5 rapporti, mentre la frizione era a due dischi.
Grazie anche al suo peso piuma di 970 kg, la Renault 5 Turbo scatta da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e tocca i 200 km/h di velocità massima.

La Renault 5 Turbo è una leggenda ancora oggi, ambita dai collezionisti e osannata dagli appassionati.

 Le sensazioni al volante della Turbona

Ho dovuto aspettare 30 anni per mettermi al volante  di un mio sogno d’infanzia, la Renault 5 Turbo 2. L’anno scorso, però, sono riuscito a guidarla proprio sul circuito di prova Renault, in Francia, non lontano da Champagne. È molto piccola rispetto alle compatte moderne, ma i suoi parafanghi enormi e le prese d’aria esagerate la rendono aggressiva ed esotica, con una fascino da supercar simile a quello che esprimono le Lotus. La posizione di guida è raccolta e innaturale, com’era “giusto” all’epoca, ma a causa del mio metro e ottanta d’altezza è ancora più scomoda del previsto.

Il cambio è di una precisione insospettabile: duro, secco, ma ci vogliono punta-tacco giusti in scalata e tempismo e delicatezza in salita. Il “calcio nella schiena” si sente davvero, la potenza non è abbastanza da mettere in crisi la trazione, anzi: la Turbo 2 è ricca di grip e molto composta. Non me l’aspettavo davvero.
Lo sterzo è duro, fisico e terribilmente demoltiplicato, ma comunica tutto. I freni sono letteralmente della preistoria e (ovviamente) senza ABS, ma il pedale è modulabile.