Come anticipato da Luca de Meo, la Renault 5 Turbo 3E, reinterpretazione moderna delle leggendarie Renault 5 Turbo e Turbo 2, si prepara a debuttare sul mercato come modello di serie.
A distanza di 44 anni dalla prima Renault 5 Turbo, il marchio francese è pronto a riportare in vita questa icona estrema e sportiva, suscitando entusiasmo tra gli appassionati di auto.
È l’occasione perfetta per un viaggio nel glorioso passato di queste vetture, rivivendo i momenti più significativi della loro storia, dalla produzione di serie alle leggendarie competizioni che le hanno rese celebri.
Renault 5 Turbo: la belva anni '80 che ha rivoluzionato il rally
Alla fine degli anni ’70, il rally era lo sport automobilistico per eccellenza: le Case costruttrici si sfidavano con auto straordinarie, e il pubblico seguiva con passione. In quel periodo, la Fiat 131 Abarth dominava le competizioni, mentre l’Alpine A110 di Renault iniziava a mostrare i suoi limiti. Così, agli inizi degli anni ’80, Renault decise di progettare un’auto da corsa rivoluzionaria, partendo dalla sua utilitaria più popolare: nacque la Renault 5 Turbo.
Una supercar in miniatura
Con motore centrale e trazione posteriore,
la Renault 5 Turbo era una piccola supercar travestita da utilitaria. Renault prese la scocca della Renault 5 originale
, con motore e trazione anteriori, e la trasformò radicalmente per ospitare il motore dietro i sedili. Per bilanciare i pesi, elementi come la ruota di scorta, la pompa dei freni e la batteria vennero spostati nel cofano anteriore. Sul retro, enormi prese d’aria raffreddavano il motore e i freni.
L’auto era costruita con materiali leggeri e innovativi: le portiere erano in alluminio, i parafanghi e i paraurti in vetroresina, mentre l’alettone posteriore era realizzato in poliuretano. Gli interni, con una plancia minimalista e strumenti di chiara ispirazione racing, trasformavano l’abitacolo in un’auto da corsa. Con una larghezza di 175 cm, era imponente per una compatta, e la sua struttura era pensata per competere nei rally.
La leggenda della Turbo e Turbo 2
Tra il 1980 e il 1983 furono prodotte oltre 1.800 unità della Renault 5 Turbo. Successivamente, Renault introdusse la Turbo 2, una versione più economica con materiali meno pregiati ma prestazioni equivalenti.
Il cuore pulsante della Turbo era un motore 4 cilindri 1.4 litri turbo, capace di erogare 160 CV a 6.000 giri/min e 210 Nm di coppia a 3.250 giri. Il turbo Garret T3, con una pressione di 0,86 bar, aveva un marcato "turbo lag", con la coppia che arrivava improvvisamente oltre i 3.000 giri, offrendo un’esperienza di guida unica. Con un cambio manuale a 5 rapporti e un peso di soli 970 kg, la Renault 5 Turbo scattava da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e raggiungeva una velocità massima di 200 km/h.
Al volante della Turbo 2
Guidare una Renault 5 Turbo 2 è un’esperienza che rimane scolpita nella memoria. Piccola e compatta rispetto alle auto moderne, ha un aspetto aggressivo grazie ai suoi parafanghi muscolosi e alle prese d’aria esagerate.
La posizione di guida è raccolta e un po’ scomoda, tipica dell’epoca, ma tutto contribuisce al suo fascino vintage.
Il cambio è sorprendentemente preciso, anche se richiede tecnica: i punta-tacco sono fondamentali per una scalata fluida. Quando il turbo entra in gioco, si avverte il famoso “calcio nella schiena”, ma la trazione è sempre ben gestita. Lo sterzo, duro e demoltiplicato, comunica ogni dettaglio della strada, mentre i freni, privi di ABS, richiedono attenzione e modulazione.
Un’icona senza tempo
La Renault 5 Turbo è oggi una delle auto più desiderate dai collezionisti, simbolo di un’epoca in cui innovazione e audacia ridefinivano le regole. La sua combinazione di tecnologia, design e prestazioni estreme la rende una leggenda immortale del mondo automobilistico.
