Presentata a inizio marzo, la nuova Volkswagen Golf GTi 8 si prepara a far breccia nel cuore degli appassionati. Pioniera del segmento delle compatte sportiva, la GTi si è sempre distinta per la sua capacità di fornire prestazioni, sfruttabilità quotidiana e qualità costruttiva. La nuova generazione, la ottava, non stravolge la ricetta ma la affina.
Sempre più connessa e high-tech, la GTi vanta la strumentazione digitale Digital Cockpit e i servizi We Connect di Volkswagen, che ora dispongono di streaming, web radio e tutti i sistemi connessi come il traffico in tempo reale e i parcheggi. Il look è più maturo, minimalista e moderno, ma sempre bilanciato tra sportività e sobrietà: il listello della griglia anteriore, per la prima volta su Golf, è illuminato, i fendinebbia a LED formano una X aggressiva e riconoscibile.
Il suo motore 2,0 litri TSI da 245 Cv è abbinabile al cambio DSG con leva “shift-by-wire”, mentre il volante sportivo GTi dispone dei comandi touch.
La genesi
La Volkswagen Golf GTI è un’icona che vive da più di quarant’anni. Quando venne presentata, nel 1976, rappresentò una vera e propria novità nel panorama automobilistico. Le compatte sportive non erano numerose e in voga come lo sono oggi, e nessuna era veloce, curata e sfruttabile come la Golf. La gestazione fu un po’ travagliata, ma alla fine la GTI vide la luce al Salone di Francoforte.
Ancora oggi ha un aspetto speciale: bassa, piccolissima, con la linea rossa che circonda la calandra (divenuta simbolo inconfondibile della GTI) e il pomello del cambio a forma di pallina da golf, ovviamente. Gli interni erano (e sono) di ottima qualità, con i sedili “scozzesi” che la rendevano sportiva e speciale. Le prese d’aria, poi, differivano da quelle del modello di serie per la trama a nido d’ape, mentre i cerchi in lega avevano un design dedicato.
Oltre al look sportivo ma educato, la Volkswagen Golf GTI aveva anche delle prestazioni esaltanti. Il motore quattro cilindri 1.6 aspirato da 110 CV e 136 Nm di coppia non era un mostro di potenza, ma grazie ad un peso di soli 800 kg, la Golf era piuttosto veloce (toccava i 180 km/h di velocità massima).
Il cambio a 5 rapporti era diverso da quelle delle Golf standard, con una quarta più corta per favorire la ripresa e una quinta di riposo.
Lo schema delle sospensioni anteriori era McPherson, mentre quelle posteriori seguivano uno schema a bracci longitudinali interconnessi.
Nel 1982, in seguito al restyling, il motore 1,6 litri venne sostituito con un 1,8 litri da 112 CV (solo 2 Cv in più) e 153 Nm di coppia.
Seconda serie 1985
La seconda serie di Golf Gti, quella del 1985, montava il 1.8 da 112 CV degli ultimi esemplari della Mk1, ma nel 1986 arrivò una versione 16V da 139 CV spingeva la Golf GTI fino alla velocità massima 208 km/h.
Terza serie 1991
La terza serie di GTi al lancio del 1991 montava il 2.0 benzina 8 valvole, ma l’anno dopo arrivò la versione da 115 CV e 16V da 150 CV. La Golf GTI III passava da 0 a 100 km/h in 8,7 e raggiungeva la velocità massima di 215 km/h. In seguitò arrivarono anche le versioni 2.0 da 115 CV, la 2.0 16V da 150 CV anche una versione diesel 1.9 TDI da 110 CV.
Quarta serie 1998
La quarta serie della Golf GTi montava un motore 1.8 turbo a benzina quattro cilindri da 150 CV con ben 5 valvole per cilindro, ma esisteva anche una versione VR5 con motore cinque cilindri benzina da 170 Cv.
La versione speciale GTI Edition 25 invece montava un motore 1,8 litri turbo da 180 Cv.
Quinta serie 2004
La quinta serie di Golf GTi ruppe con il passato, per quanto riguarda la linea, ma tornò ad avere la canonica linea rossa sulla mascherina frontale e i dettagli classici della GTi. Sotto il cofano c’era un 2.0 TFSI turbo a benzina in grado di erogare 200 Cv.
Sesta serie 2009
La sesta serie mantenne la stessa ricetta, affinandola: motore 2.0 TSI da 210 CV e 280 Nm, 0 a 100 km/h in 6,9 secondi e 240 km/h di velocità massima. la versione celebrativa per i 35 anni edition 35 aveva 235 CV in più, mentre la Golf GTI Performance 230 CV aveva un differenziale autobloccante meccanico. Nel 2016 è arrivata anche la versione Golf GTI Clubsport da 290 CV di potenza.
Fu presentata anche una versione Clubsport S in occasione del Wörthersee 2016: solo 400 esemplari per una versione a due posti alleggerita con motore 2.0 TSI da 310 CV.
Settima serie 2012
La settima serie ha visto una versione “standard” della Golf GTi da 230 Cv, mentre la versione Clubsport aveva 245 Cv. Tra le edizioni speciali invece spicca la versione Golf GTi TCR con il suo 2.0 TSI da 290 CV e 380 Nm di coppia massima, sufficienti per lanciarla da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi e di raggiungere i 260 km/h di velocità massima.