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Stories

Classic Cars: Peugeot 205 1.9 GTi Gutmann

di Francesco Neri
21-Nov-2023

La Peugeot 205 GTi 1.9 16V Gutmann è una di quelle auto che è invecchiata come il vino. Si tratta della 205 più veloce mai costruita, una versione preparata dal preparatore tedesco Gutmann, che erogava la bellezza di 160 Cv. Qualche anno fa ho avuto il piacere di provarla ad un evento Peugeot, dove ci è stato concesso di provare alcuni esemplari storici del loro parco auto. Oggi vorrei riscoprirla insieme a voi.

Le origini

La Peugeot 205 è stata una delle vetture più riuscite della casa francese. Sostituiva la 104 ed è rimasta in produzione dal 1983 al 1990. È stata anche una delle leggende del rally gruppo B, con la mostruosa 205 GTI Turbo 16 a trazione integrale (arrivò a 370 Cv per 960 kg di peso), e questo ha contribuito al successo commerciale delle versioni stradali. Le versioni sportive della 205 furono molteplici: la Rallye 1.3 da 103 Cv, la GTI 1.6 da 105 Cv e la CTI (Cabrio) da 115 Cv, più tardi vendite anche in versione 1.9 da 122 e 130 Cv. Furono costruiti anche 200 esemplari della Turbo 16 Stradale (lo richiedeva il regolamento del Mondiale Rally), che montavano un 1.6 turbo (posizionato al centro, dietro i sedili) da 200 Cv e la trazione integrale.

La Gutmann

Arriviamo infine alla Gutmann, che arrivò nel nostro Paese in pochissimi esemplari, non più di una decina. La Peugeot 205 GTi 1.9 16V Gutmann venne presentata al salone Auto e Moto d’Epoca 2013 di Padova, insieme alla 205 Turbo 16. La Gutmann monta il motore a 16 valvole della 309 GTI, oltre ad una centralina con mappatura specifica, un radiatore dell'olio, un nuovo filtro dell’aria e uno scarico sportivo più libero.

Esteticamente si distingue dalla 205 GTi 1.9 di serie per degli pneumatici più grandi (195/50) con cerchi in lega specifici Gutmann da 15” neri lucidi e per il logo “16V” sul portellone. L’assetto è più basso di 30 mm ed è stata aggiunta anche una barra duomi anteriore, un disco frizione rinforzato, delle pastiglie dei freni più performanti e una diversa rapportatura del cambio, che consiste in una quinta allungata e un rapporto finale più corto.

Gli interni sono un trionfo anni ’80: scarni, squadrati, con una tappezzeria rossa e la scritta “Gutmann sul cruscotto lato passeggero.

La posizione di guida è insospettabilmente moderna, c’è sufficientemente spazio per le gambe e il volante a tre razze ha un diametro piccolo e una posizione gradevolmente verticale. La strumentazione bianca con le scritte fluo è un po’ kitch, mentre il pomello del cambio, più snello e racing di quello della versione standard, ha un impugnatura piacevole.

Alla guida della Gutmann

È arrivato il momento che tanto aspettavo. Giro la piccola chiave e quattro cilindri si accende a schiarendosi la voce. Da fermi lo sterzo è davvero durissimo (ovviamente è priva di servo) e c’è da piangere durante le manovre, ma appena si guadagna velocità diventa tutto più semplice. La 205 ha uno sterzo incredibilmente diretto per un’auto della sua epoca, ed è privo di buchi e ricco di feedback. Potrei definirlo “attuale” per precisione ma allo stesso tempo “old school” nel trasmettere le informazioni.

Il motore ai bassi regimi è più pigro di quanto mi aspettassi, ma quando si superano i 4.000 giri i 160 CV smettono di essere timidi e gli ultimi 2.000 giri diventano entusiasmanti.

Il 1.9 ha un sound pieno e metallico, e la risposta all’acceleratore è istantanea e “piena” come solo le auto senza catalizzatori di sorta sanno dare.

La Peugeot 205 Gutmann è veloce, anche per gli standard odierni, ma è la facilità con cui si va forte a sorprendermi. La strada si percepisce chiaramente attraverso lo sterzo, così ci si ritrova presto a lanciare la 205 in curva con entusiasmo, facendo scivolare il posteriore in ingresso di curva, per poi accelerare quando l’auto punta l’uscita, riallineando l’auto. La trazione è buona e la frenata è ben modulabile. I rapporti del cambio sono lunghi Grande Muraglia Cinese, specialmente la terza (alla faccia dei rapporti rivisti), ma c’è tanta coppia da rendere molte cambiate opzionali, se non superflue. Il cambio tuttavia è secco e preciso, davvero piacevole da manovrare ancora oggi.

Certo, il grip e le prestazioni di una piccola sportiva moderna sono di un altro pianeta, ma alla guida della 205 ci si sente più vivi, più coinvolti, più in pericolo.

L’assenza dell’ABS, la gommatura striminzita, il posteriore facile da eccitare e uno sterzo fisico vi costringono a sudare sette camice per percorrere una strada di montagna a tutta velocità. Ma il senso di appagamento che ne deriva è immenso. Che macchina meravigliosa.