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Test-drive

Honda Civic Type-R, la supercar delle compatte sportive

di Francesco Neri
14-Nov-2019

Con quel look da robot giapponese, un motore turbo da 320 Cv che allunga fino a 7.000 giri e il cambio manuale a 6 marce come unica scelta, la Honda Civic Type-R non ha dubbi tipo di auto vuole essere. Ogni Honda siglata Type-R è - ed è sempre stata - pensata per lo smanettone, per il frequentatore di trackday, quel tipo di persona che discute sui forum su quale sia la gomma migliore da usare in pista, e che si ritrova la domenica con gli amici (anche loro proprietari di auto giapponesi) per affrontare i passi di montagna.

Certo, bisogna digerire il suo aspetto da auto tuning, che sicuramente farà scappare i clienti di Golf GTI, Seat Leon Cupra, o addirittura Mégane RS (la più vicina, come concetto), ma chi riesce ad andare oltre si ritroverà un oggetto strepitoso tra le mani. Provare per credere.

Non è bello ciò che è bello

Tutto sommato, la linea della Civic Type-R mi affascina: parcheggiata fuori da un ristorante sciccoso difficilmente otterrà sguardi d’approvazione, ma portatela sulle strade di montagna giuste e i motociclisti vi regaleranno il loro pollice in su.

Ha un look così da teppista, da auto da corsa road legal;

un po’ come la Mitsubishi Lancer Evo e la Nissan GT-R, che non sono belle, ma hanno un fascino unico.

Rispetto al modello precedente, la nuova Type-R rappresenta un’evoluzione pesata. Ha un telaio più rigido del 38%, più potenza, sospensioni in alluminio adattive e un sistema che rallenta le ruote interne in inserimento e percorrenza di curva per aiutare l’auto a girare.
Ma soprattutto adesso monta delle sospensioni multilink al posteriore che vanno a rimpiazzare il ponte rigido, e questo fa una differenza enorme.

Il motore 2.0 quattro cilindri turbo V-TEC è un vero gioiello: vanta un rapporto di compressione di 9.8:1 ed eroga ben 320 CV a 6.500 giri/min e 400 Nm costanti tra i 2.500 e i 4.500 giri/min.

Tutta questa potenza viene trasmessa a terra dalle ruote anteriori, aiutate dal differenziale autobloccante di tipo elicoidale e dalle enormi gomme da 245 su cerchio da 20”. Una potenza del genere su un’auto a trazione anteriore, fino a pochi anni fa, era impensabile.
Niente cambi doppia frizione e palette al volante, e menomale: il cambio a 6 rapporti della Civic è un capolavoro, una vera gioia per i sensi.

Difficilmente assocereste le sue prestazioni una compatta sportiva a trazione anteriore. Con soli 1380 kg sull’ago della bilancia, la Honda Civic Typer-R scatta da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi e tira fino a 273 km/h di velocità massima.

katana giapponese

La Civic Type-R è il perfetto esempio di auto sportiva del passato in chiave moderna. A parte le tre modalità di guida che agiscono su sospensioni, erogazione del motore (nonché grafica del display digitale), tutto il resto appartiene all’era analogica delle compatte sportive. Il cambio manuale è delizioso, come pochi ne ho provati: corto, secco negli innesti e vi consente di martellare cambiate senza mai lamentarsi.

Ma quello che davvero conquista della Civic è la facilità con cui la si può spingere su una strada di montagna a velocità aliena.

Nel misto tortuoso è così veloce da poter umiliare un buon numero di supercar, e facendo meno fatica. Il motore 2,0 litri V-Tec sarà anche turbo, ma ama gli alti regimi: ha bisogno di pompare un po’ d’aria prima dei 2.000 giri, ma quando si riempie i polmoni comincia a tirare forte e a 4.000 arriva un torrente di coppia che lancia la lancetta del contagiri (anzi, che fa illuminare le luci a LED come nelle auto da corsa) fino allo castrante intervento del limitatore.

Questa mancanza di prontezza ai bassi regimi la manda un po’ in crisi nei tornanti e in uscita dalle curve strette, ma appena la strada si apre e il motore può respirare, la Civic diventa un'arma devastante. Peccato che la colonna sonora non sia all’altezza delle sue prestazioni: avrei preferito un bel rombo aperto e qualche scoppiettio al posto del frullare metallico dei pistoni.

Per fortuna è solo questo aspetto che delude le aspettative, perché per il resto la Civic Type-R è difficile da criticare.

Il differenziale autobloccante riesce a mettere a terra la potenza con grande abilità, almeno su asfalto asciutto. C’è un po’ di pattinamento giusto in seconda marcia, quando il turbo entra in pressione, ma intanto la Civic fa metri in avanti e soprattutto non cambia la traiettoria di un millimetro.

È come una katana forgiata con l’acciaio di Hattori Hanzo, regala una sensazione di controllo e di precisione totali.

Anche ad andature da pista comunica esattamente fino a che punto la stai spingendo; questo grazie soprattutto ad uno sterzo vivo e loquace, ma anche grazie agli ammortizzatori adattivi che dialogano con la strada invece di farci la guerra. E poi ha un impianto frenante che eclissa quello di ogni rivale, non solo per potenza, ma per anche per l’incredibile feeling e per la resistenza alle vostre ripetute violenze.

Verdetto

La Honda Civic Type-R è senza dubbio la compatta sportiva a trazione anteriore più veloce sul mercato. Ma non si limita ad essere solo un missile terra-aria: è coinvolgente, amichevole, facile da guidare per il driver principiante ma anche galvanizzante e appagante per il più smaliziato. Ogni suo elemento infonde un profondo senso di intimità e connessione: il telaio rigido e coeso, lo sterzo dal giusto peso, il cambio superbo da manovrare, e i freni degni di un’auto da corsa.

Il suo look d’altro canto è una selezione all’ingresso: se volete guidare una compatta estrema, dovete accettare il suo aspetto estremo, ma se quello che più vi sta a cuore è la guida, non rimarrete delusi. Se invece cercate una compatta sportiva veloce ma che non sfiguri ad una cena di gala, allora forse è meglio cercare altrove. Come ho detto, la Civic Type-R è sempre stata progettata per chi la domenica si ritrova con gli amici - possessori di auto giapponesi - a correre sui passi di montagna. Solo che con questa Civic nessun amico riuscirà a starvi dietro.

Le rivali

Le rivali diretta della Honda Civic Type-R sono la Renault Mégane R.S. Trophy da 300 CV, sempre estrema nel look ma più adattabile e comoda (con il cambio automatico almeno), la Seat Leon Cupra da 300 CV, e la Hyundai i30N Performance da 275 CV, molto simile per temperamento e assetto, ma meno veloce.

Quanto costa

La Honda Civic Type-R ha un prezzo di listino di 41.100 euro, leggermente più cara delle concorrenti, ma è anche la più potente, e sulla qualità costruttiva e sullo spazio a bordo c’è poco da criticare. Certo, dentro non ha un aspetto premium ma, nonostante il look molto giapponese, i materiali sono morbidi e le finiture curate. L’allestimento poi è molto completo e da aggiungere c’è  davvero poco.

Foto di Michele Rosetta