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Test-drive

Mazda MX-5 1.5 Spider, l’entry level nel prezzo e il top del piacere di guida

di Michele Neri
22-Set-2021

La Mazda MX-5, o Miata negli USA, è la spider più venduta al mondo. Nutre una quantità di fan club esagerata, e forse offre il miglior rapporto tra prezzo e divertimento tra tutti i veicoli a quattro ruote omologati per circolare su strada.

UNICA E INIMITABILE

La MX-5 è la spider inglese per eccellenza, pur essendo giapponese. Lo sapete, vero, che l’Inghilterra è il primo Paese per le auto cabrio? Sì, il tempo è spesso uggioso, ma forse i britannici sanno apprezzare le poche giornate di sole concesse nell’arco dell’anno.

La Mazda MX-5 attuale, sigla ND, è quella di quarta generazione. Ma al contrario di quasi tutte le altre auto non si è ingrandita né appesantita col passare del tempo, né ha ceduto a tutte le diavolerie elettroniche ormai onnipresenti su ogni nuovo modello.

La MX-5 ND è tornata a essere piccola e leggera come la sua antenata NA. Perché a volte tornare alle origini è la cosa migliore da fare.

Guida autonoma di secondo livello, sospensioni regolabili, modalità di guida da selezionare: le auto sono sempre più sicure, d’accordo, ma a volte ricordano un videogioco. E spesso non si sa quale impostazione scegliere. La Mazda MX-5 è più che mai analogica: giri la chiave e parti. E anche nostalgica, con il suo motore aspirato, la trazione posteriore, il cambio manuale, un peso piuma, e l’elettronica ridotta al minimo.

La romantica capote in tela apribile manualmente a contrasto con la carrozzeria resta la scelta più classica, ma volendo c’è anche la versione “targa” denominata RF. Il bagagliaio da 130 litri è sufficiente per un weekend in due purché si razionalizzi al massimo il bagaglio.

Due parole sull’infotainment: c’è un sistema multimediale vecchio e arretrato, ma sulla MX-5 è perdonabile, passa in secondo piano.

ZERO SPAZIO, MASSIMO PIACERE DI GUIDA

La prima, grande questione è dove riporre lo smartphone. L’abitacolo ti stringe tra la portiera e il grande tunnel centrale, e se si è di stazza abbondante ci si sente costretti.

La si potrebbe vedere anche come un invito a perdere peso: da questo punto di vista, l’MX-5 potrebbe essere più convincente di vostra moglie, o di un dietologo.

Il posto di guida è intimo, tagliato senza lasciare margini in nessuna direzione. L’impostazione sportiva, col sedere a terra e le gambe distese, ti fa sentire la compattezza della vettura ancora prima di partire.

Se vi aspettate accelerazioni brucianti e un’auto incollata alla strada avete sbagliato modello. L’MX-5 ha poca coppia, non è un mostro di aderenza, e se non siete al regime giusto non è neppure brillante nei sorpassi.

Le prestazioni non sono il suo forte, ma poco importa: la Mazda MX-5 1.5 ti mette di buon umore ogni volta che la guidi.

Sì, perché richiede di smanettare con la leva del cambio, un manuale da antologia a corsa breve e con il giusto contrasto meccanico, talmente bello che non se ne trovano di migliori. E poi il piccolo 4 cilindri aspirato da 1,5 litri e 132 Cv è un vero spasso, con poca coppia in basso (quella massima di appena 152 Nm arriva solo raggiunti i 4.500 giri) che ti porta a tirarle il collo sempre e comunque.

Non è veloce ma è frizzante, allegra, e scodinzola come se fosse l’auto più felice al mondo, e questo rende felice anche chi la guida.

Non c’è un differenziale autobloccante come sulla più potente 2.0, ma non servirebbe nemmeno, perché non si ha tanta potenza da poter affrontare le curva a bandiera (leggi in sovrasterzo).

Il bello è sfruttare la trazione dalla parte giusta per chiudere le curve, e in questo l’MX-5 1.5 è fantastica: ci si riesce a giocare proprio perché non c’è molta aderenza. C’è tanto rollio, dunque non ha una percorrenza in curva da urlo, ma è utile ad avvisare quando arriva il limite.

Anche la fame di giri la rende stupenda, regalando da questo punto di vista ancora più soddisfazioni della 2.0 da 184 Cv. È anche più leggera, con 996 kg a vuoto vs 1.025.

Nelle lunghe percorrenze si sente, talvolta, l’esigenza di sgranchirsi le gambe, e in autostrada è piuttosto rumorosa. In termini di prestazioni pure, nel caso dovessero interessare, la Miata da 1,5 litri non se la cava nemmeno male, con 204 km/h di velocità massima e 8,3 secondi per l’accelerazione 0-100 km/h.

VERDETTO

La Miata 1.5 è la versione più leggera, la più economica, quella che forse incarna meglio lo spirito di questa vettura. Rende bello ogni spostamento, è un antidepressivo, e ti fa venir voglia di macinare chilometri su strade tortuose. L’importante è sapere che lo spazio nell’abitacolo è ridotto al minimo, il bagagliaio è minuscolo, mancano portaoggetti nell’abitacolo, e in autostrada è molto rumorosa. Pollice basso anche per il sistema multimediale.

E le alternative? Facile: non ce ne sono. L’unica era la Fiat 124 Spider ormai fuori produzione, che sfruttava lo stesso telaio della spider giapponese e montava l’1.4 turbo torinese al posto dell’aspirato.

IL PREZZO DELLA MAZDA MX-5 1.5

La 1.5 da 132 Cv viene proposta nell’allestimento Exceed a 31.800 euro, e la 2.0 da 184 Cv nell’allestimento Sport a 35.450 euro. Quest’ultima non solo è più potente, è anche equipaggiata con ammortizzatori Bilstein, barra anteriore di irrigidimento, e soprattutto con un differenziale autobloccante meccanico: un mix interessante per l’uso in pista, o per i più smanettoni.