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Test-drive

McLaren GT: è davvero una buona gran turismo?

di Francesco Neri
03-Ott-2023

Può una McLaren essere una buona GT?

Le GT, ovvero “granturismo", sono auto sportive progettate per viaggiare, per essere usate tutti i giorni e, perché no, trasportare qualche valigia. Se pensiamo a una GT, però, le prime che ci vengono in mente sono la Bentley Continental GT, l’Aston Martin DB11, la Ferrari 812, o la Maserati Gran Turismo (un nome esplicativo). Tutte vetture grandi, piuttosto comode, con un motore anteriore e un discreto baule posteriore.

Capirete quindi la mia perplessità rispetto alla McLaren GT, che mantiene la configurazione motore centrale-trazione posteriore di ogni altra McLaren (V8 biturbo compreso), differenziandosi davvero poco, almeno all’apparenza, dalle sorelle più estreme.

Può quindi un’auto dall’impostazione tanto sportiva essere una valida gran turismo?

INDICE
Spazio ed eleganza
Motore, potenza e tecnica
La più educata delle McLaren
Il sangue non mente
Prezzo

Partiamo dall’estetica. La GT è la più pulita ed elegante delle McLaren: è molto più "vestita" della 720 S, che con le sue prese d'aria lascia intravedere tutti gli organi meccanici, ma, pur essendo così minimalista, mostra all’istante il pedegree del marchio.

Non ci sono alettoni vistosi o gruppi ottici futuristici, ma linee armoniose e tanta superficie liscia, con una classe degna di competere con le migliori Aston Martin.

Non era facile rendere una McLaren più elegante del solito e allo stesso tempo riconoscibile come tale, quindi l’obbiettivo è centrato in pieno.

Gli interni sono ordinati e puliti, con il classico volante privo di pulsanti e uno schermo verticale sospeso sul centro di comando dal disegno fantascientifico. Rispetto agli altri modelli troviamo una quantità di pelle maggiore su tutte le superfici ma, a parte questo dettaglio, la posizione di guida rimane molto simile a quelli delle altre “Mc”.

Il vero fiore all’occhiello di questa GT è il bagagliaio posteriore che vanta una capienza di ben 470 litri. E dove lo ricavi un bagagliaio se dietro c’è il motore? Sopra. In McLaren hanno sudato sette camicie per ricavare un vano proprio sopra il possente V8. E per far sì che non si trasformi in un forno, gli ingegneri hanno studiato una copertura con un cospicuo isolamento termico, e ampliato le prese laterali per deviare tutti i flussi d’aria caldi. Il risultato non è solamente splendido da vedere ma anche incredibilmente pratico. Diciamo che non trasporterei del gelato per un lungo viaggio, ma le valigie dovrebbero essere esenti da ustioni.

La capienza comunque è notevole, così come la copertura in pelle e carbonio, con tanto di cinghie e retine per fissare i bagagli.

La superficie del cofano inoltre è quasi tutta vetrata (e oscurata) per garantire una certa privacy. Sotto il cofano anteriore troviamo anche il classico pozzetto da 150 litri, che contribuisce a una capienza totale (sommando i vani) di 570 litri: davvero niente male.

Una buona GT non deve essere solo in grado di contenere qualche valigia, ma deve coccolarvi e portarvi lontano senza affaticarvi; ovviamente, a gran velocità.

Il motore della GT è il “solito” V8 4,0 litri M840T biturbo, lo stesso della 720S, con turbine più piccole che offrono prestazioni inferiori ma garantiscono una risposta immediata ai bassi regimi.

La potenza totale è di 620 Cv a 7.000 giri con una coppia massima di 630 Nm a 5.550 giri, e sì, è comunque piuttosto veloce:

la GT scatta da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi, da 0 a 200 km/h in 9 e tocca i 326 km/h di velocità di punta.

Il V8 è come sempre abbinato al cambio doppia frizione a sette rapporti e alla sola trazione posteriore. La taratura delle sospensioni adattive è stata completamente rivista per offrire dei settaggi più morbidi in ogni modalità di guida.

Dopo avere alzato la portiera a forbice ed essermi calato nell’abitacolo trovo un ambiente arioso e confortevole. Pelle chiara a profusione, un sontuoso impianto audio Bower& Wilkins, e una visuale della strada più che buona per una supercar.

Devo essere sincero: la GT non è molto diversa dalle sorelle più arrabbiate, almeno al primo impatto. Lo sterzo idraulico è sempre piacevolmente fisico e ricchissimo di feedback, in grado di infondere fiducia fin da subito e di comunicarvi tutto quello che che accade sotto le ruote. Il pedale del freno è duro, come sulle auto da corsa, e bisogna premere con forza per tirare fuori la sua enorme potenza frenante (abbiamo anche i freni carboceramici). Tutto questo per dire che la GT è una vera McLaren, e non tradisce il suo DNA nemmeno un po’.

Tuttavia dopo qualche chilometro comincio ad accorgermi delle tante piccole differenze che rendono la GT un’auto più educata.

Le sospensioni in modalità “comfort” sono meravigliose: assorbono ogni asperità con eleganza facendo fluttuare l’auto come un tappeto volante.

Passando a “sport” e “race” vanno via via a irrigidirsi, senza mai però scadere nel “mostruosamente rigido” come accade su alcune auto. Anche l’erogazione del motore è molto diversa da quella della 570S e della 720S. Il V8 appare più dolce, meno brusco ma non per questo meno reattivo: nella modalità più tranquilla è così morbido alla risposta del vostro piede destro che sembra di guidare un Golf, mentre in “race” diventa una lama, ma mai da rompere bruscamente il bilanciamento dell’auto. Tutto sulla GT è più morbido, più fluido, più progressivo.

Quando la strada si libera però, fa quello che sa fare meglio: si comporta da McLaren. Su queste strade di montagna vola, con una sicurezza e una facilità disarmanti. Pesa davvero poco per le sue dimensioni (1530 kg) e il grip meccanico che genera è immenso. Con il traction control parzialmente disinserito pattina giusto in seconda marcia, per poi proiettarsi verso la curva successiva.

L’erogazione però non è violenta ed esplosiva come sulla 720S, ma lineare e dolce. Anche il sound del motore è più ovattato, più basso, anche se dettagliato e ricco di sbuffi, soffi e fischi. Il feeling è molto simile a quello che offrono le altre Mc, e questo è meraviglioso. Certo la GT è più dolce e meno arrabbiata, ma si sente decisamente più a suo agio sulle strade di montagna.

Offre un’esperienza meno spaventosa e più rassicurante, sia per l’erogazione più lineare del motore, sia per l’assetto più sottosterzante e per le sospensioni più morbide.

Queste caratteristiche da sole non bastano a rendere questa McLaren una vera gran turismo, ma se aggiungiamo lo spazio extra per i bagagli, la linea elegante e minimale e una visibilità (in parte) migliore, allora sì, possiamo considerarla una GT a tutti gli effetti. Certo, non è una GT canonica, ma è una GT secondo McLaren. E diavolo se mi piace.

Prezzo di listino: 209.000 euro