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Test-drive

EQA e EQB, le SUV elettriche compatte a confronto

di Michele Neri
28-Giu-2022

Le Mercedes EQA ed EQB sono le alternative elettriche rispettivamente a GLA e GLB: la prima è una SUV compatta a 5 posti con dimensioni adatte anche a un uso urbano, mentre la seconda è un poco più lunga e ospita fino a 7 posti.

Le abbiamo provate in un viaggio da Napoli a Bari mettendone alla prova i consumi e l’autonomia reale.

La grande famiglia elettrica Mercedes-EQ

Questi due modelli rappresentano solo una parte della gamma elettrica Mercedes-EQ che comprende anche le berline EQE ed EQS - rispettivamente le alternative a batteria di Classe E e di Classe S -, oltre alla SUV di medie dimensioni EQC equivalente per segmento alla GLC termica, nonché  la grande monovolume EQV.

Mercedes-Benz dichiara che sarà pronta già nel 2030 (ben prima dello stop alla vendita dei motori termici fissato dall’Unione Europea al 2035) con un’offerta esclusivamente elettrica in quei mercati dove le condizioni lo consentiranno, ovvero dove ci saranno infrastrutture adeguate a renderne possibile l’utilizzo.

La Mercedes EQA in breve

Si tratta del modello più venduto tra le tedesche di segmento premium 100% elettriche. Ha un prezzo accessibile vicino a quello della GLA ibrida plug-in (ma scende di ben 10 mila euro grazie agli incentivi con rottamazione), nonché le dimensioni giuste per spostarsi in famiglia, e allo stesso tempo di muoversi in città, grazie a una lunghezza di 4,46 metri.

La EQA piace anche al pubblico femminile, che rappresenta il 40% dei clienti. Di questi, il 23% arriva dalla GLA dunque ha trovato nell’elettrico una buona soluzione per le proprie esigenze.

È disponibile a trazione anteriore o integrale 4Matic, con tre livelli di potenza di 190, 228 e 292 Cv e due tagli di batteria da 66,5 kWh e 70,5 kWh, quest’ultima con 531 km di autonomia.

La Mercedes EQB in breve

L’erede della GLK in versione elettrica è la EQB, l’unica SUV a 7 posti con dimensioni compatte; e ha uno stile personale. Il portellone posteriore verticale consente di sfruttare al meglio lo spazio interno e se si sceglie la configurazione a 5 posti si hanno a disposizione fino a 1.710 litri di bagagliaio.

Rispetto alla EQA è più lunga di 17 centimetri e nella versione 250 Sport da 190 Cv costa 2 mila euro in più. Il suo prezzo di 55.300 euro è superiore di 7.000 euro euro rispetto alla GLB 220 d Sport di pari potenza.

Come la EQA, la EQB è disponibile a trazione anteriore o integrale 4Matic, con tre livelli di potenza di 190, 228 e 292 Cv, ma solo con la batteria da 66,5 kWh. L’autonomia massima di 474 km, dunque, è inferiore a quella della EQA.

Da Napoli e Bari con EQA 250+ ed EQB 300 4Matic

Parto con la EQB 300 4Matic da Napoli, destinazione Potenza. Il percorso è quasi tutto autostradale, non certo quello ideale per consumare poca energia. Ho anche deciso di affrontarlo a 130 km/h, dunque senza scendere sotto il limite di legge per preservare l’autonomia. Ovviamente con l’aria condizionata accesa.

I 423 km di autonomia, seppure teorici e non certo ottenibili viaggiando in autostrada a velocità da codice, mi consentono, dopo 170 km di strada, di arrivare a Potenza con 160 km di autonomia e oltre un terzo di carica della batteria.

Sarei potuto arrivare a Bari senza alcuna sosta per ricaricare con un po’ più di attenzione allo stile di guida, ma un piatto di orecchiette con peperone crusco mi ha dato l’occasione per collegare l’auto alla spina.

Per il tragitto Potenza - Napoli mi metto al volante della EQA 250+. Il percorso è invitante: prima di raggiungere l’autostrada è libero e pieno di curve. La EQA 250+ da 190 Cv con batteria “grande” da 70,5 kWh è quella ideale per chi con la propria auto affronta anche lunghe distanze.

Il percorso è di 150 km e sulla carta, con la batteria al 100%, ne ho ben 531 a disposizione. Quanto parto il computer di bordo segna 480 km di autonomia e sono arrivato a destinazione, dopo circa 150 km, con oltre 230 km residui (319 massimi, secondo il computer di bordo, con una guida attenta).

Viaggio dopo viaggio su auto elettriche, test drive dopo test drive, mi è scomparsa l’ansia da autonomia. Certo, serve organizzazione.

E soprattutto non è una soluzione adatta a tutti: in primis non lo è chi non può ricaricare l’auto in garage. Ma chi può farlo e non macina centinaia di chilometri al giorno può senza dubbio gestirla.

Ma quanto costa ricaricarla?

I costi di ricarica: tariffe flat in abbonamento come per i cellulari

Il costo dell’elettricità sta salendo, proprio come quello dei carburanti fossili. Mercedes offre una soluzione interessante: Mercedes me Charge, con tre opzioni:

  • Abbonamento illimitato gratuito con costo dell’elettricità variabile in base al provider: va bene se si fa un uso limitato della vettura.
  • Abbonamento di 4,9 euro al mese con ricarica AC a 0,47 centesimi kWh, DC e Ionity a 0,58 centesimi.
  • Abbonamento da 16,90 euro al mese con ricarica AC a 0,40 centesimi, DC a 0,51 centesimi, e Ionity a 0,31 centesimi: il più conveniente, in quanto si ammortizza con un paio di ricariche complete alle Ionity.