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Test-drive

Renault Mégane RS Trophy, l’evoluzione della specie

di Francesco Neri
12-Nov-2019

Quante aspettative si possono avere su una nuova generazione di Renault Mégane RS? Un’auto che si fa carico non solo della reputazione di Renault Sport, ma che deve anche portare il peso della corona di compatta sportiva più estrema; almeno tra quelle a trazione anteriore. È una di quelle auto da fanatici (e feticisti) della guida, come la Porsche GT3. Nessuno vuole che queste auto cambino davvero, e se devono cambiare devono farlo molto poco.

La Trophy, con 300 Cv e una cartellino del prezzo che supera i 41.000 euro, è chiaramente intenzionata a vincere la sfida della migliore hot hatch a trazione anteriore in circolazione.
Le mie aspettative mentre chiudo la portiera sono alte, così come le preoccupazioni.

Renault Sport 2.0

Morpheus in Matrix diceva: “Certe cose non cambiano mai, altre invece cambiano”. La Renault Mégane RS è sempre una Mégane: muscolosa, con i passaruota gonfi, i muscoli tonici, il motore turbo e la trazione anteriore (e questo ci rassicura), ma questa nuova generazione cambia abbastanza da risultare un’auto diversa dal modello precedente.

Si è evoluta, si è aggiornata, si è anche quasi imborghesita.

Innanzitutto vi permette di selezionare diverse modalità di guida tramite il Renault Multi-sense, il che la rende più sfruttabile e pacata nell’utilizzo di tutti i giorni. Adesso si può scegliere anche il cambio doppia frizione EDC, mentre il modello precedente era rigorosamente manuale.

La quantità di tocchi “RS” nell’estetica non è cambiata negli anni. Certo, le forme della Mégane hanno subito delle variazioni, ma i dettagli racing restano: spoiler posteriore moderato, frontale ampio di prese d’aria e con il logo RS, e le immancabili carreggiate allargate che la rendono davvero sexy.

Il motore quattro cilindri turbo è sceso da 2,0 a 1,8 litri, ma i cavalli sono saliti a 300 (almeno nella versione Trophy) e la coppia a 420 Nm della versione con cambio automatico doppia frizione EDC e a 400 nella versione con cambio manuale.

Dove la Mégane RS è nuova davvero (e diversa dalle concorrenti) è dietro, dove sfoggia un asse posteriore sterzante - in Renault lo chiamano 4Control - che rende l’auto più reattiva nelle curve strette e stabile in quelle veloci.
La Trophy, poi, vanta ammortizzatori più rigidi del 25%, barre antirollio maggiorate, sedili Recaro -che offrono una seduta più bassa di 20 mm - e cerchi “Jerez” da 19” con gomme Bridgestone Potenza S007. Quasi dimenticavo: l’impianto frenante con dischi anteriori da 350 mm è firmato Brembo.

Da guidare

La Renault Mégane RS prima di tutto è un posto bello in cui stare. Anni luce migliore della precedente, non solo per la qualità dell’abitacolo ma soprattutto per la posizione di guida che ora non vi farà più sentire sul furgoncino dei gelati.

La percezione iniziale è quella di un’auto più civile, più curata, ma la sensazione di controllo che deriva dallo sterzo diretto e ricco di feedback vi invoglia subito a prenderla per il collo. Modalità “Race”, strada di montagna (una prova speciale di un rally, a dirla tutta), e la Trophy comincia a ballare. Bastano due curve per capire che l’asse posteriore sterzante dominerà l’intera esperienza di guida: la reattività del retrotreno è così esasperata che le prime volte mi viene da controsterzare istintivamente per compensare il sovrasterzo; ma il sovrasterzo in realtà non c’è.

All’inizio c’è qualcosa di poco naturale nella reazione delle ruote posteriori, ma una volta fatta l’abitudine verrà da osare sempre di più, sicuri che l’auto non sottosterzerà, ma semplicemente curverà su se stessa nello stesso modo in cui uno sciatore svolta facendo perno sulla racchetta.

Alle alte velocità la combinazione sterzo diretto-asse posteriore sterzante rende l’auto ipersensibile,

quindi bisogna essere delicati con i polsi; ma la fiducia che trasmette la Mégane è totale (e questo non è cambiato rispetto alla generazione precedente), il che è confortante.

Il motore invece ha un temperamento diverso. L’1.8 tira più in alto rispetto al vecchio 2,0 litri, con un allungo esplosivo accompagnato da un ringhio metallico all’altezza della sua spinta. Di contro, però, manca un po’ di schiena ai bassi regimi, e c’è sempre un attimo di esitazione quando si affonda il gas in uscita di curva.

La buona notizia è che il cambio doppia frizione EDC risponde sempre senza esitare, rivelandosi decisamente migliore rispetto agli altri EDC montati sulla gamma Renault, e incredibilmente efficace nel tenere il motore della Mégane nella zona giusta del contagiri.
Sommando queste qualità si ottiene una macchina capace di un passo impressionate. Sull’asciutto la trazione non rappresenta mai un problema, anche perché il lavoro del differenziale autobloccante torsen è alleggerito dalle ruote posteriori sterzanti che lo “liberano” in uscita di curva.

È una guida diversa, in un certo senza una guida da trazione anteriore 2.0,

dove non serve far scivolare il posteriore giocando con il freno e con lo sterzo per ottenere il meglio dalla macchina, basta guidare “di sterzo”, come si dice in gergo tecnico. Il che non è né un bene né un male, ma è senz’altro qualcosa di nuovo.

Verdetto

La Renault Mégane RS è dunque la regina delle compatte sportive a trazione anteriore? Difficile dirlo. Non ci sono dubbi sulla sua efficacia o sulla sua velocità, ma l’asse posteriore sterzante semplifica le cose a tal punto che l’auto risulta poco “viva”, togliendo parte del divertimento che deriva dal giocare con i trasferimenti di carico. In poche parole: è troppo semplice. Bastare accelerare, curvare e frenare, e lei divorerà qualsiasi strada con facilità disarmante.
Farà sentire piloti una più grande fetta di clienti, che apprezzeranno anche la sua maggiore versatilità (in modalità comfort è estremamente civile), ma forse lascerà un po’ d’amaro in bocca a chi amava la Mégane RS per la sua guida impegnativa e gratificante.

Le rivali

Le rivali dirette della Renault Mégane R.S. Trophy sono la Honda Civic Type R da 320 CV, più estrema nel look e nel temperamento, la Seat Leon Cupra da 290 CV o da 300 CV nella versione 4Drive, vicina per facilità di guida e prestazioni, e la Hyundai i30N Performance da 275 CV, meno veloce e più old school ma adatta a palati fini.

Quanto costa

La Renault Mégane RS Trophy costa 42.250 euro con il cambio manuale e 44.250 con l’automatico a doppia frizione EDC. Volendo c’è anche la versione RS “standard” da 280 CV con un assetto meno estremo, al prezzo di 36.700 euro.


Foto di Michele Rosetta