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Test-drive

Tesla Model 3 Dual Range 4WD, il test dell’auto elettrica di Elon Musk

di Michele Neri
28-Feb-2022

Tesla è uno dei brand più popolari al mondo: il CEO (tradotto: amministratore delegato) nonché product architect è il celebre Elon Musk, imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense che ha superato Jeff Bezos nella classifica degli uomini più ricchi al mondo.

Nel 2003, in tempi non sospetti, fonda un'azienda dedicata esclusivamente alle auto elettriche: Tesla, in onore del grande fisico (ed esperto di elettricità) Nikola Tesla.

.Il suo obiettivo è quello di offrire auto elettriche a prezzi accessibili per promuovere l'utilizzo di fonti rinnovabili.

L’auto elettrica più venduta al mondo: prezzi in Italia e negli USA

Di tutti i modelli del brand americano, la Model 3 è quella più accessibile: il prezzo della versione con batteria da 50 kWh e trazione posteriore parte da 50.970 euro, e con gli incentivi può scendere di circa 10 mila euro.

Negli USA è ancora più economica, con prezzi a partire da 39 mila dollari, ovvero circa 35 mila euro. Non molti, se consideriamo il segmento di appartenenza (quello di Audi A4, BMW Serie 3 e Mercedes Classe C), le prestazioni, e la tecnologia di cui è dotata.

E infatti non solo è la Tesla più venduta, ma anche anche l’auto elettrica più venduta al mondo in termini assoluti.

Oltre alla Model 3 la gamma include la Model Y (una crossover basata sulla Model 3), la sportiva Model S, e la Model X (una crossover basata sulla Model S). Nel 2023 potrebbe arrivare anche lo spettacolare Tesla Cybertrack con il suo aspetto molto… cyberpank.

Non si prende sul serio (ma fa sul serio)

Lo schermo da 15 pollici è il protagonista assoluto in un “salotto” estremamente pulito. Non ci sono pulsanti, nemmeno per accendere l’auto: basta salirci con lo smartphone che funge da chiave (o con l’elegante card nera in formato carta di credito) e l’auto prende vita. Ci sono giusto due leve sul piantone dello sterzo e due rotelle sulle razze del volante, perché tutto, ma proprio tutto passa dallo schermo. Anche l’attivazione dei tergicristalli, di cui fortunatamente c’è la modalità automatica.

Lo stile, senza dubbio ne guadagna: tornare su un’auto “normale”, e con questo intendo anche un’elettrica della concorrenza, è quasi scioccante, perché sembra di fare un tuffo nel passato.

Preoccupati? Non è difficile da usare, basta farci l’abitudine. Il mega-display ha una grafica eccezionale, un navigatore da urlo con le mappe di Google che, dunque, non fa pesare l’assenza di Apple CarPlay e Android Auto, e offre una serie di passatempI inarrivabili per le concorrenti.

Con l’auto ferma - e quando si fa il pieno di energia torna utile - è possibile guardarsi una serie TV su Netflix, video su YouTube, creare musica, e cimentarsi con videogiochi arcade o da vero e proprio gamer, grazie alla possibilità di collegare un controller e di usare il volante dell’auto per i giochi di guida.

E cosa dire della possibilità di far partire suoni di puzzette su ogni sedile della Tesla per far scherzi ai passeggeri, o poter parlare all’esterno dell’auto attraverso un altoparlante?

Ci sono poi una serie di musiche e di suoni riproducibili all’esterno, per chi non ama passare inosservato. Infine si può selezionare il gioco di musica e luci che partono dopo aver parcheggiato l’auto. È spettacolare e allo stesso tempo imbarazzante.

La Model 3 in breve: dimensioni, batteria, prestazioni

Si tratta di una berlina a 4 porte dal design slanciato e con un padiglione discendente, da coupé. Ha 5 posti comodi, uno stile minimalista (dentro e fuori), e viene proposta a trazione posteriore con batteria da 50 kWh oppure 4x4 con batteria da 75 kWh.

Tesla non dichiara la potenza delle sue auto, e possiamo capirlo: per le elettriche la misurazione non è affatto facile, dovendo considerare quella “sempre disponibile” e quella “di picco”. Però ci fa capire quanto sono veloci dalla classica accelerazione “0-100”: 6,1 (rispettabilissimi) secondi per la RWD, 4,4 secondi per la Long Range Dual Motor (quella della prova), e 3,3 secondi per la Performance Dual Motor.

La velocità massima, di rispettivamente 225 km/h, 233 km/h e 261 km/h è molto alta per un’auto a batteria, che genere viene limitata elettronicamente per salvaguardarne l’autonomia, ma in questo caso è il driver a decidere cosa fare: sfruttare la potenza dell’auto nell’Autobahn o fare economia a velocità costante.

L’esperienza di guida

Una delle classiche domande sulla Tesla riguarda la sua capacità di "guidare da sola". Non è così, e i suoi ADAS denominati dalla Casa Autopilot possono creare qualche dubbio ai meno informati.

In Italia la guida autonoma non è legale, dunque la Model 3 dispone, come le concorrenti più tecnologiche, di un sistema di assistenza di guida di secondo livello, ovvero cruise control adattivo e mantenimento della carreggiata, a cui si aggiungono il parcheggio automatico e la possibilità di spostare l’auto attraverso l’app dello smartphone.

Tutto funziona molto bene (anche se con un prezzo di 3.800 euro non è certo regalato) ma è un gran bell’aiuto nel traffico o nei lunghi viaggi in autostrada, dove la distrazione e la stanchezza possono rilevarsi pericolose. Con il pacchetto da 7.500 euro si aggiungono il cambio di corsia automatico in autostrada, il controllo dei semafori e degli stop.

Ma com’è in termini di guida vera e propria?

Il motore elettrico della Dual Motor è una vera bomba: l’auto è talmente scattante da mettere in imbarazzo sportive di ogni caratura, e da provocare nausea ai passeggeri se si gioca con l’acceleratore. Non riesco a immaginare la Performance, che dichiara uno 0-100 in 3,3 secondi.

La Model 3 non ha un telaio in alluminio come la più costosa Model S, eppure alla guida risulta estremamente raffinata. Innanzitutto perché il baricentro è basso e lo sterzo tra i più precisi che ricordi (dopo Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio, i migliori anche in quanto a feedback), e poi perché davanti ci sono delle tanto sofisticate quanto rare sospensioni a quadrilatero, nel segmento presenti solo sulle due auto del Biscione appena citate.

Il rollio è quasi nullo, la stabilità elevata, grazie anche alla trazione 4x4. Nelle staccate più decise, però, il peso di oltre 1.800 kg si sente tutto. Rispetto a una concorrente di pari dimensioni, parliamo di circa 200 kg in più.

Verdetto

Design raffinato, infotainment sbalorditivo, senso dell’umorismo, rete di colonnine Supercharger dedicate a Tesla, e guida raffinata: difficile pretendere di più da un’auto elettrica.

E poi il fascino di del marchio (che va di pari passo con quello di Elon Musk), capace in meno di 10 anni dalla nascita di diventare un brand iconico come Apple, che nel 2011 si è posizionato quattordicesimo su cento marchi nella classifica Best Global Brands, scalando ben 26 posizioni rispetto all’anno precedente.

Alle batterie preferisco la benzina, al motore elettrico un bel V12 (ma anche un V8 o un V6, vista l’era del downsizing). La Tesla Model 3 però mi ha conquistato, ed è senza dubbio l’auto elettrica migliore che abbia mai guidato.

È un oggetto desiderabile, ed è anche l’elettrica più sfruttabile per autonomia reale e infrastrutture dedicati. Le qualità dinamiche sono da auto sportiva, con soluzioni tecniche raffinate come le sospensioni a quadrilatero sull’asse anteriore.

I prezzi negli USA lasciano a bocca aperta, ma anche in Italia, con gli incentivi, si rivelano competitivi. Non è certo economica, ma il rapporto qualità prezzo c’è tutto. Peccato per gli ADAS in sovrapprezzo.